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In un lungo documento, la sezione cittadina della Lega va all’attacco dopo il confronto tra l’amministrazione e la CGIL da cui – secondo la Lega – non sarebbero arrivate le risposte attese.

Questa strana estate licatese, con il suo sottofondo di Covid-19, ci sta perpetuando il collaudato teatrino della politica.
Dopo l’ennesimo avvicendamento registrato nella composizione della Giunta Municipale, con l’ingresso in Giunta di un neo assessore in quota al partito Democratico e con l’annessa polemica insorta all’interno dello stesso P.D, oggi, quasi senza soluzione di continuità, assistiamo all’ennesima rappresentazione teatrale dal titolo “Va tutto bene Madama la Marchesa”.
Infatti, per quanto emerge da un servizio giornalistico pubblicato su Licatanet.it, sembrerebbe che ci sia stato un incontro tra l’Amministrazione comunale ed un’organizzazione sindacale cittadina, per affrontare i problemi del territorio.
Peccato, però, che per quanto è dato leggere dal predetto servizio giornalistico le risposte date dall’Amministrazione comunale siano state alquanto generiche e di certo non soddisfacenti, dato che dalle stesse non si scorgono soluzioni concrete ed attuali ai problemi cui si riferiscono.
Ma, andiamo con ordine.
Con riferimento al problema della pulizia della città, l’attenzione dell’Amministrazione è stata focalizzata esclusivamente sui disagi determinati dallo sciopero degli operatori ecologici.
A fronte di tale occasionale disagio, l’amministrazione si è, invece, “dimenticata” del fatto che il territorio, ormai da anni, aspetta l’attivazione della raccolta differenziata dei rifiuti, per risolvere in modo definitivo ed efficace il problema della loro raccolta. Ha pure sorvolato sulla squallida sceneggiata dell’anno scorso, quando, dopo aver distribuito i mastelli per la raccolta differenziata, non se n’è fatto più nulla, lasciando i licatesi in attesa, sine die, di temi migliori per vedere realizzata una raccolta differenziata dei rifiuti. Si è, ancora, dimenticata di sottolineare che la mancata attivazione della frazione differenziata della spazzatura urbana comporta per i licatesi il pagamento di un tributo addizionale (a titolo di penale). Chissà se l’Amministrazione si sarà, invece, ricordata di defalcare dall’importo della TARI il costo per la quota differenziata della spazzatura mai attivata, che invece abbiamo pagato nell’anno 2019, senza averla mai avuto attivata ?
Beh, di certo una curetta di fosforo non farebbe male ai i nostri amministratori locali, per evitare tutti questi vuoti di memoria e per evitare errori che li portino ad affermare alla “signora marchesa di turno”, che tutto va bene.
Inoltre, con riferimento al randagismo, l’Amministrazione se n’è liberata dicendo che sono “al lavoro per rimodulare la realizzazione di un canile rifugio, attingendo dai fondi europei”. E’ evidente come questa risposta non possa ritenersi satisfattiva per la soluzione del problema, quanto meno nell’immediato, soprattutto prevedendo i relativi tempi di intervento, che ovviamente non saranno celeri. Infatti, tenuto conto che l’Amministrazione si è limitata ad affermare genericamente di essere “al lavoro”, ci immaginiamo che si debbano ancora definire tutte le procedure per l’intercettazione dei fondi, per il progetto esecutivo dell’opera, per l’espletamento del l’appalto, per l’esecuzione dell’opera ed infine per la sua messa in servizio. E’ evidente a tutti come i tempi risultino ancora molto lunghi.
Pertanto, ci saremmo aspettati che l’Amministrazione dicesse che, medio tempore, avrebbe fatto ricorso a soluzioni “ponte”. Ebbene, se l’Amministrazione non ha idea di quali possano essere tali soluzioni, noi siamo qui pronti qui a suggerirle e ciò solo per dire ai cittadini che ci possono essere alternative alla mera inerzia amministrativa.. Ci riferiamo, tra le tante, alla possibilità di potersi convenzionare con imprese specializzate nella cattura dei cani randagi e nel loro trattamento di sterilizzazione.
Ebbene, nulla di tutto ciò è stato rilevato ovvero solo ipotizzato dall’Amministrazione. Anzi, essa ha cercato di dare l’impressione che il randagismo è ormai un problema risolto e semplicemente da archiviare. Boh!
Ed ancora, l’Amministrazione presenta un ulteriore vuoto di memoria anche nella questione dei rottami ferrosi depositati nella darsena, atteso che si è dimenticata che solo grazie al formale intervento dell’on.le Annalisa Tardino, presso la competente Autorità giudiziaria, si è finalmente sbloccato il problema ed oggi si ha la concreta possibilità di un dissequestro dell’area in questione e del materiale ivi depositato.
Ci chiediamo, l’Amministrazione comunale, prima dell’intervento dell’on.le A. Tardino, si è mai ricordata di fare tale richiesta di dissequestro all’Autorità giudiziaria, ovvero riteneva tale indecoroso deposito di metalli come un corredo urbano degno di tutela paesaggistica?
Con riferimento, infine, all’ospedale di Licata, bisogna dire che, ancora una volta, l’Amministrazione comunale arriva con estremo ritardo, perché la Lega di Licata, come già pubblicato sui giornali locali, nelle scorse settimane ha interessato del problema l’Assessore regionale alla Salute, on.le Razza. Da questi ha avuto assicurato l’attivazione di un tavolo permanente di confronto, politico-sindacale, per affrontare seriamente e concretamente i problemi dell’ospedale. Anche qui la memoria dell’Amministrazione ha mostrato di traballare seriamente ed essa è stata costretta a correre al traino della Lega, dato che è intervenuta sulla questione solo dopo che la Lega ha sollevato il problema.
Fermo restando tutto ciò, ci chiediamo per quale ragione, nell’incontro che l’Amministrazione comunale ha avuto con la predetta organizzazione sindacale, la stessa Amministrazione non ha avvertito la necessità di affrontare gli altri gravi problemi, che attanagliano Licata e che risultano di vitale importanza per la vita cittadina.
Ci riferiamo al paventato rischio di dissesto finanziario di cui nei giorni scorsi hanno parlato ben 5 consiglieri comunali e sul quale la Lega ha ritenuto di effettuare un suo meticoloso intervento. Come già detto in quell’ultima sede, anche in questo caso si vuole ricordare che un tale rischio, qualora malauguratamente dovesse tradursi in realtà, determinerebbe oltre l’aumento dei tributi locali ai livelli massimi di legge, anche una rimodulazione della pianta organica con il licenziamento di circa 59 dipendenti comunali e l’impossibilità di assumerne altri.
Ci chiediamo, se un tale rischio non sia condizione sufficiente per soffermarsi su di esso e dare spiegazioni chiare e serie alla città, onde anche solo per poter fugare tale dubbio (qualora il rischio non esista)?
Ci riferiamo, ancora, agli avvisi di accertamento della Tari, relativi agli anni di imposta 2011, 2012 e 2013, rispetto ai quali si nutrono seri dubbi sul reale diritto del Comune di Licata di procedere alla loro riscossione coattiva, atteso che verosimilmente sono caduti in prescrizione. Qualora questa ipotesi prescrittiva (che per ora rimane solo tale) dovesse risultare veritiera, ne deriverebbe che i pagamenti effettuati da tutti quei cittadini che in buona fede hanno ottemperato all’avviso di pagamento risulterebbero indebitamente effettuati, con le conseguenze giuridico-amministrative e politiche del caso che ognuno può immaginare. Inoltre, verrebbe anche corroborata l’ipotesi del rischio di dissesto finanziario, perché non risulterebbero corretti i calcoli delle entrate tributarie per l’anno 2019, poste a copertura dei debiti comunali.
Una tale vicenda, che si palesa come strategica, perchè coinvolge gli interessi economici dei singoli cittadini e quelli dell’erario e del bilancio comunale, non avrebbe forse richiesto ampie spiegazioni pubbliche da parte dell’Amministrazione. Ed invece, è stato serbato il più assoluto silenzio; evidentemente, anche in questo caso l’Amministrazione soffre di amnesie strategiche.

Ci riferiamo, ancora, alla prossima apertura delle scuole e quindi a quelle esigenze di immediato intervento manutentivo che la Lega cittadina, già nelle scorse settimane, ha richiesto all’Amministrazione comunale con la forza e la passione dei genitori che intendono tutelare i propri figli. Come già anticipato in quell’occasione, i nostri figli rischiano di ritornare a scuola senza le necessarie garanzie di contenimento della pandemia in corso e l’Amministrazione comunale, che su tale tema era stata specificamente compulsata per eseguire tutti quei lavori che si rendevano necessari, continua a non fornire risposte in merito, lasciando in pratica le scuole locali alla deriva dalla loro solitudine.
Anche su tale aspetto, fondamentale se non strategico per il contenimento del contagio, sembrerebbe che l’Amministrazione comunale abbia avuto un vuoto di memoria.
Ci riferiamo, inoltre, alla mancata attuazione di una politica di sostegno alle imprese in questo periodo successivo alla c.d. 1^ fase del Covid-19 , politica che avrebbe potuto realizzarsi con la detassazione dei tributi locali. Ricordiamo ai nostri concittadini che tale detassazione era possibile perché prevista dalla recente legislazione regionale, che in proposito aveva pure predisposto un fondo perequativo di circa 300 milioni di euro per i Comuni che avessero aderito alla detassazione locale.
Ed invece, l’amministrazione comunale è rimasta ammutolita anche davanti a tale possibilità di sostegno per le imprese locali. Noi sentiamo il dovere di informare la città anche su tale aspetto, onde evitare che le amnesie amministrative dell’Amministrazione non consentano ai cittadini di venirne a conoscenza.
Ed infine, ma non per ultimo, ci riferiamo alla mancata attivazione di una politica che ponga le condizioni per evitare la continua e devastante emorragia di giovani che giornalmente subisce il territorio di Licata, a causa della cronica disoccupazione. In proposito, ci chiediamo se l’Amministrazione comunale abbia approntato un’idonea struttura burocratica comunale che possa dare seguito alla newsletter che periodicamente viene trasmessa dall’on.le Annalisa Tardino sui finanziamenti europei. Tra questi ricordiamo, in particolare, i progetti di “Garanzia Giovani”, che potrebbero costituire una valida alternativa all’esodo giovanile, qualora effettivamente attivati.
La vacuità delle predette risposte fornite dall’Amministrazione comunale, noi, la rimettiamo alla valutazione dei licatesi. Nel contempo, poniamo tutte queste nostre domande, ricordando però che per i licatesi non è sufficiente che l’Amministrazione risponda “va tutto bene madama la marchesa”.
Noi chiediamo per i licatesi risposte chiare, concrete, precise ed immediate sui punti di domanda sopra evidenziati, perché i cittadini sono stanchi dei giri vuoti di parole.
Il tempo delle parole è finito, ora è il tempo dei fatti.

Coordinamento cittadino Lega Salvini Premier