Pubblicità

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Agrigento, a seguito di una verifica fiscale svolta nei confronti della Dedalo Ambiente AG3 S.p.a, di Licata, gestore del ciclo dei rifiuti nei comuni di Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Campobello di Licata, Naro e Camastra, ha scoperto un‘evasione per quasi 2 milioni di euro.

L’evasione riguarda ritenute previdenziali operate e non versate per gli anni 2008 e 2009, nonché l’I.V.A. per le stesse annualità. L’accertamento ha comportato la denuncia di  due persone alla Procura della Repubblica, per gli specifici reati previsti dalle norme tributarie.

Sulla base del consistente quadro probatorio dell’evasione emerso dalla verifica fiscale, inoltre, il G.I.P. del Tribunale di Agrigento ha disposto il sequestro dei beni nella disponibilità della società, ai fini della confisca in misura equivalente alle imposte evase, pari a circa 2 milioni di euro. È opportuno sottolineare che il Tribunale ha nominato un amministratore giudiziario affinché l’attività dell’impresa prosegua senza soluzione di continuità e senza danni per la collettività.

Tra i beni oggetto di sequestro preventivo sono finiti un capannone situato nella zona industriale del comune di Ravanusa (AG) e numerosi mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, complessivamente pari al valore dell’evasione fiscale rilevata.

La  misura cautelare patrimoniale adottata, ancora una volta dimostra di essere uno strumento efficace per garantire, tempestivamente e concretamente, il recupero dei profitti dell’evasione;  in questo senso, la missione istituzionale della Guardia di Finanza contribuisce in maniera sostanziale al processo di risanamento delle finanze pubbliche, gravemente danneggiate dal mancato pagamento dei tributi, ed al ripristino delle condizioni necessarie a garantire il corretto andamento dei mercati.