La prima delle due iniziative già individuate riguarda la richiesta all’Assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, di istituire un tavolo tecnico per discutere del futuro dell’ospedale di Licata, con la presenza del direttore generale dell’Asp 1 di Agrigento e del direttore sanitario del nosocomio licatese.
La seconda iniziativa, su proposta avanzata dal cons. Violetta Callea, concerne la richiesta di una
Nel corso della riunione è emersa anche la necessità della richiesta di una deroga alla chiusura del punto nascita, giustificato dal fatto che esistono due condizioni oggettive e cioè l’isolamento geografico e il trend assolutamente positivo del 2014 rispetto all’anno precedente, che fa inevitabilmente prevedere ulteriore incremento delle nascite nel medio periodo.
Inoltre, considerato che nel corso di un incontro tenutosi il 27 gennaio scorso presso la sede dell’Asp, il direttore generale Salvatore Ficarra aveva assicurato che entro febbraio 2015 sarebbero stati inaugurati i nuovi locali destinati all’unità operativa complessa di riabilitazione lungodegenza, e l’arrivo di un’ulteriore unità medica nel reparto di chirurgia, per elevarlo da 4 a 5 unità, e presso atto che ad oggi il neo reparto non è stato ancora aperto e che il numero dei medici in chirurgia si è ridotto a tre, il Commissario e i componenti della Commissione si interrogano e si chiedono quale sia il futuro reale del San Giacomo d’Altopasso, dopo che lo stesso è stato già fortemente depauperato di reparti importanti quali otorino laringoiatria e chirurgia vascolare, mentre, ad esempio, altri reparti, tra i quali quello di cardiologia, che ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello del nostro nosocomio, andrebbe potenziato.
La Commissione Sanità “invita” a Licata il ministro Lorenzin
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