A Sciacca, oltre alla Camera del lavoro, aveva fondato la cooperativa La Madre Terra che gli permise di rappresentare la gente umile del territorio contro i soprusi di latifondisti e gabellotti mafiosi. Ma già prima aveva fatto parte del Comitato di liberazione saccense e contribuito alla nascita nell’agrigentino del Partito comunista di cui fu dirigente. Ricoprì anche l’incarico di presidente dell’ospedale della sua città. Il suo ultimo incarico.
Susanna Camusso, segretaria della Cgil, lo ricorda oggi a Sciacca nel settantesimo anniversario della morte. L’omicidio di Accursio Miraglia, quel sabato sera di settant’anni fa, inaugurava l’anno della strage di Portella della Ginestra, avvenuta quattro mesi dopo, il primo maggio. Sarebbe stata la prima delle stragi di Stato della nostra storia repubblicana.
(g.c.)