La letteratura in quanto arte e creatività è comunque e sempre un falso, rispetto a ciò che è stato a prova di documentabilità; in compenso è ciò che potrebbe essere o essere stato, perché la letteratura è resoconto della parte inesprimibile della vita umana, del segreto (persino inconfessabile) e, volente o nolente, dell’inconscio. Le chiavi della narrativa moderna ci furono consegnate da Svevo e da Joyce come a dire che tra autoanalisi o testimonianza o flusso di componenti subliminali, sia infine la parola il veicolo che dà corpus letterario al tentativo di approssimazione del vero al falso e viceversa. In questo La bottega di Spinoza, (edizioni Prova d’Autore, pagine 97, euro 10) Gaetano Cellura – voce che emerge dal profondo Sud con la coerenza delle consapevolezze e delle soffuse ironie da applicarvi a conforto –,percorre, con lucide varianti ludiche, un universo di identità umane le cui personalità continuano a vestire i porporati e fosforescenti mantelli della Storia. Una operazione letteraria d’alto impegno artistico che fa pensare al Savinio di Narrate uomini la vostra storia o al meno noto mineolo Gino Raya di Storie. Un divertimento che ci rimanda al “gioco serio al pari di un lavoro” del poeta de I due fanciulli, come attinenza retorica però, e impertinente quanto alla morale dei contenuti della poesia citata. Ma pertinente a catalizzare la grandiosa metafora per chi si dispone a leggere questo avvincente ludus letterario di Cellura sotto i riverberi dei nostri giorni di magmatiche combinazioni e complicazioni sociali, politiche, economiche, morali. Una chimaira che incombe come emblema epocale. Eppure così umana da costituire il rispecchiarsi della realtà sociale e politica. Cellura è qui il pittore-scultore, ma anche l’analista, che si serve di una scrittura veloce e coinvolgente nel cavalcare una sua magica macchina del tempo che non ha data e che può fare a meno della verità storica, ricorrendo a metaforizzarla per rendere contemporanea la verità che ricrea con grazia letteraria sostanziata da basi artistiche sugli orditi storici e intellettuali. La prima presentazione del libro è prevista il 21 maggio 2013 presso la Biblioteca Comunale di Licata alle ore 17,30.
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Mario Grasso (scrittore, poeta, direttore editoriale della Casa Editrice Prova d’Autore di Catania)
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