A fine anno avrebbero dovuto approvare il consuntivo piuttosto che il bilancio di previsione. È così o no?
“Questo della data di approvazione del bilancio è un problema comune a tutti gli enti locali, che alla fine non consente una programmazione ottimale delle spese, un controllo di gestione, ed un andazzo del tipo << tutti appresso alle emergenze>>. Occorrerebbe che, a marce forzate, così come avviene per le aziende private, il bilancio fosse approvato al massimo entro febbraio di ogni anno solare, per avere una gestione quasi ottimale delle entrate e soprattutto delle uscite”.
La giunta sostiene di aver salvaguardato i servizi relativi all’assistenza sociale. Non hanno proprio dimenticato niente, secondo lei?
“Nella qualità di componente del Gruppo Piano abbiamo chiesto recentemente l’emissione di appositi report che ci consentissero di capire l’andamento della spesa pro Servizi Sociali del distretto Socio-Sanitario D5, nell’intento di non perdere nemmeno un euro rispetto ai fondi previsti dalla legge 328, proprio per la Non autosufficienza. È bene ricordare che se nel triennio non si riuscisse a progettare e spendere almeno il 60% di quanto previsto si perderebbero i finanziamenti del triennio successivo. È a motivo di ciò che stiamo effettuando pressing su questo argomento.
Serve davvero questo bilancio, con l’aumento al massimo dell’IMU, a evitare il dissesto finanziario del Comune o è solo un modo per rinviarlo?
“Non ho ancora avuto modo di esaminare il bilancio in questione, come già detto in precedenza, ma è l’Amministrazione Comunale che dice che stiamo camminando sul filo del rasoio. Poi si può condividere o meno le poste in bilancio in quantità e qualità, ma è fuor di dubbio che siamo in una condizione molto critica e altro ancora si profila all’orizzonte: sentivo di una seconda richiesta di Saiseb per altri 15 ml di euro o giù di lì. Da ciò la mia considerazione di una rivisitazione delle spese seria, incisiva , rigorosa e lungimirante fin tanto che è possibile. Dopo sarà, forse, troppo tardi”.
Cosa pensa, per quanto riguarda il lodo Saiseb, dell’azione legale avviata dalla giunta per rivalersi sugli amministratori del passato?
“Meglio tardi che mai. L’azione legale comunque va intrapresa nei confronti di chiunque abbia contribuito con negligenza, con inettitudine, con disinteresse, con ignoranza, peggio ancora con dolo, al crearsi di questo lodo e dell’altro, se ve ne sarà un altro. Non importa se personalità politica, se tecnico o altro. Il cittadino di Licata, il lavoratore, il pensionato fa fatica a vivere dignitosamente la propria vita quotidiana, già senza problemi quali il lodo Saiseb, per vedersi sottrarre servizi e qualità della vita nella propria città da ulteriori difficoltà quali i debiti che gravano sulla città per mala-amministrazione”.