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Anche all’ospedale San Giacomo d’Altopasso sarà possibile effettuare le interruzioni volontarie di gravidanza. A renderlo noto – tramite una delibera della direzione generale – è l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Tra il personale medico, di anestesisti e di infermieri che operano nella struttura sanitaria di contrada Cannavecchia è stata infatti riscontrata la disponibilità a praticare l’interruzione volontaria della gravidanza in applicazione della Legge 194 creando così un team di non obiettori di coscienza. Finora al San Giacomo d’Altopasso questo non era stato possibile e le donne che avevano deciso di interrompere la propria gestazione erano costrette a rivolgersi ad altri ospedali dove l’interruzione di gravidanza veniva praticata. Le interruzioni, specifica l’Asp, potranno essere effettuate “senza alterare l’ordinaria funzionalità della turnazione”. Quattro i professionisti (tra ginecologi, anestesisti, ostetrici e infermieri) a non aver espresso obiezione di coscienza. L’Azienda sanitaria provinciale fornisce anche i dettagli dell’attuazione di questo nuovo servizio. Ci sarà una seduta operatoria settimanale finalizzata all’effettuazione di tre o al massimo quattro interruzioni volontarie di gravidanza al di fuori dell’ordinario orario di servizio. L’Azienda ha anche stabilito il budget per ogni seduta operatoria (880 euro) da riconoscere al personale impegnato negli interventi. Per il San Giacomo d’Altopasso si concretizza pertanto anche la possibilità di evitare “fughe verso altri presidi ospedalieri della Regione”. In questa maniera, l’interruzione volontaria della gravidanza potrà essere eseguita nella struttura sanitaria di contrada Cannavecchia. Il tutto è già stato autorizzato dall’Azienda sanitaria provinciale e, secondo quanto si legge dalle carte, l’avvio è stato dato lo scorso 2 Settembre.