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depuratore di Licata 2Riceviamo e pubblichiamo un’interrogazione consiliare del Partito Democratico sul funzionamento del depuratore di Contrada Ripellino.

Dalle letture di stampa dei giorni scorsi si apprende come il mare siciliano e quello agrigentino in particolare risulta fortemente inquinato. A dirlo questa volta è Goletta Verde la quale ribadisce “come il mare in Sicilia per la metà dei campionamenti effettuati è “fuorilegge”, specie per i prelievi effettuati in prossimità di foci di fiumi e scarichi”. Le acque campionate dai biologi di Legambiente evidenziano infatti la presenza di scarichi non depurati adeguatamente con presenze di valori di escherichia coli e enterococchi intestinali al di sopra dei valori consentiti dalla normativa vigente. In particolare, per quel che ci riguarda più da vicino, fortemente inquinato risulta essere il mare di Licata in prossimità della foce del fiume Salso, ove scarica il depuratore. Pertanto, alla luce di quanto accertato da Goletta Verde, chiediamo all’Amministrazione del Comune di Licata di dare delle risposte certe e coraggiose nell’interesse della città e a non nascondersi dietro comunicazioni fuorvianti e palesemente prive di verità.

Chiediamo quindi: La reale funzionalità del depuratore, atteso che risulta che lo stesso funziona soltanto a metà della sua capacità depurative e quindi al 50%; Sapere se la linea fanghi è mai stata attivata dal Gestore, ed eventualmente sapere quanti fanghi vengono prodotti giornalmente; Visto che i fanghi prodotti dal depuratore sono dei rifiuti speciali, conoscere come gli stessi vengono smaltiti e, conseguentemente, si chiede la produzione in copia di tutti i bollettari/formulari di smaltimento dei fanghi, atteso che una delle maggiori voci di costo nella gestione di un depuratore è proprio lo smaltimento dei fanghi; Sapere se l’Amministrazione sà che già il 30 luglio 2013 veniva negata l’autorizzazione allo scarico del depuratore da un Decreto Regionale e, ad oggi, non abbiamo alcuna autorizzazione allo scarico e, quindi, sapere a che titolo il depuratore scarichi a mare. Quindi, ancora, sapere se l’amministrazione sa che un depuratore senza autorizzazione non dovrebbe continuare a funzionare; Sapere se il gestore ha attivato tutte le procedure per un rapido rientro del depuratore nella legalità, con l’ottenimento dell’autorizzazione allo scarico da parte della Regione, nonché sapere cosa è stato fatto dal 30/07/2013 ad oggi; Conoscere i reali valori di B.O.D. e C.O.D. nel momento in cui vi è stato lo sversamanto in mare nello scorso aprile, nonché i valori che si hanno oggi; Qualora gli stessi accertamenti non sono stati effettuati, sapere la motivazione, attesa la grave violazione di legge; Cosa l’amministrazione ha fatto e cosa farà per tutelare il nostro mare, visto che lo stesso viene individuato tra i mari più inquinati di Italia; Sapere se il Comune di Licata vorrà intraprendere l’azione legale capeggiata dal Comune di Casteltermini assieme ad altri comuni, contro l’ATO Idrico con conferimento di incarico ad un legale; Infine, sapere se l’amministrazione comunale sà che il costo dell’acqua nei comuni gestiti da Girgenti Acque è superiore di circa il 25% rispetto agli altri comuni ed eventualmente sapere cosa in realtà voglia fare per ottenerne la diminuzione.

Tali richieste vengono formulate all’amministrazione comunale con la speranza di ottenere delle reali, concrete e genuine risposte, possibilmente non suggerite da altri. Chiediamo, pertanto, al Sindaco, di sapere cosa abbia fatto in merito a quanto sopra richiesto, portandolo a conoscenza del Consiglio Comunale tutto, mediante risposta a questa interrogazione nel primo question-time utile, cosi come previsto dal regolamento del Consiglio Comunale.

Enzo Sica – Tiziana Alesci – Gigi Burgio