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Dobbiamo adattarci agli impatti del cambiamento climatico in atto e crescenti. Stanno aumentando più del previsto le emissioni di gas serra. Quindi il riscaldamento globale avrà effetti catastrofici. Come l’innalzamento del livello del mare, l’incremento delle ondate di calore e dei periodi di siccità intensa, delle alluvioni, l’aumento per numero e intensità delle tempeste e degli uragani. A rischio le zone più vulnerabili e povere, danneggiando la produzione alimentare. Tale rischio deriva dalle attività antropiche e i governi e le aziende stanno rispondendo con colpevole lentezza. Nonostante gli impegni di mitigazione finora assunti, il mondo dovrà confrontarsi con un aumento della temperatura globale di almeno 4° c rispetto alla temperatura media dell’epoca preindustriale. Oggi la comunità scientifica indica la soglia a rischio in 1,5°c. questa allerta è facilmente comprensibile se si pensa a tutti i fenomeni già in atto con l’attuale aumento che è di 0,8°c.

Salvatore Cucinotta