Un pubblico attento e commosso ha partecipato sabato 31 maggio, presso La Casa di Rosa, in via Martinez 42 a Licata, all’emozionante evento “Inedita Rosa”, dedicato ai testi autografi e inediti della grande cantautrice siciliana Rosa Balistreri, per la prima volta restituiti alla collettività in forma musicata.

La serata, sostenuta e promossa dal Centro Studi di Cultura Siciliana e Mediterranea, ha rappresentato un momento di profondità culturale e affettiva, grazie alla cura artistica del musicantore Fulvio Cama, che ha composto le musiche sui testi originali di Rosa e ne ha restituito l’essenza più autentica.

L’incontro è stato introdotto dal presidente del CSCSM, dott. Nicolò La Perna, che ha aperto i lavori con un sentito omaggio alla figura di Rosa. A seguire, il Sindaco di Licata, Angelo Balsamo, ha portato il saluto istituzionale, sottolineando l’importanza della riscoperta e valorizzazione delle radici culturali del territorio e in particolare della figura di Rosa Balistreri.

La prof.ssa Maria Cavallo, docente di lettere classiche, ha guidato la presentazione dei testi con una lettura intensa e profonda, capace di suggerire chiavi interpretative che trasformano le parole in una vera e propria autobiografia interiore, rivelando una Rosa intima, una poetessa dell’interiorità, una voce femminile e popolare che attraversa il dolore con resistenza e spiritualità. Testi lontani dalla forma canonica della poesia ma carichi di forza lirica e sensibilità emotiva, di immagini archetipiche, di inconsapevoli reminiscenze intrise di cultura mediterranea, che intrecciano autobiografia e memoria collettiva, spiritualità e carne, maternità e perdita. Un racconto dell’anima che è anche un atto di resistenza civile e poetica.

Il concerto di Fulvio Cama, accompagnato da inserti audio originali della voce di Rosa mentre recita le sue poesie, ha trasportato il pubblico in un viaggio musicale e poetico di rara intensità. Ogni brano si è rivelato un frammento di verità emotiva, “versi” – liberi, potenti, viscerali – da cui riemergono temi universali: il dolore, la maternità, l’amore perduto, la memoria, la ribellione, la solitudine e il desiderio di libertà.

Tra il pubblico e tra gli ospiti intervenuti si segnalano: Andrea Burgio, Assessore alle Tradizioni del Comune di Licata; Salvo D’Adddeo, ex Assessore alla Cultura; Giuseppe Strazzeri, produttore discografico della MhodìMusic Company di Catania; Antonio Zarcone, Direttore Artistico del CSCSM; Mel Vizzi, Direttore della Putìa del Cantastorie di Licata; il Prof. Mario Gaziano, scrittore, regista, giornalista e Direttore del Pirandello Stable Festival.

Particolarmente apprezzata la presentazione del Diorama Etnografico dedicato a Rosa Balistreri, realizzato dall’artista Calogero Zarbo in collaborazione con la Putìa del Cuntastorie, che ha fatto da cornice simbolica e tangibile alla narrazione artistica della serata, restituendo alla memoria collettiva un’immagine viva e vibrante della cantautrice.

“Inedita Rosa” non è stato un semplice concerto, ma un vero e proprio rito poetico e musicale. Le parole di Rosa – poesie cantate, preghiere scomposte, grida d’amore e confessioni notturne – sono risuonate nella Casa che l’ha vista giovane, con la voce e le note di Fulvio Cama, in un dialogo artistico di straordinaria autenticità.

Un progetto reso possibile grazie al lavoro di raccolta e custodia di questi preziosi materiali da parte di Felice Liotti, che ha individuato in Fulvio Cama l’artista cui affidare questa esclusiva, e dal contributo affettivo della figlia di Rosa, Angela Torregrossa, scomparsa qualche mese fa.

Una serata memorabile che ha riportato Rosa Balistreri tra la sua gente, non solo come icona della cultura siciliana, ma come voce viva dell’anima mediterranea e che segna il primo passo verso la pubblicazione del disco.