Il Partito Democratico di Licata, interviene nuovamente sul grave incendio accaduto sabato 20 gennaio presso il centro di stoccaggio sito in Piano Bugiades preoccupato per le gravi
ripercussioni che lo stesso può avere per i cittadini ed il territorio tutto.
Da tale incendio si è propagata, ininterrottamente e fino ad oggi, una nube accompagnata da un forte odore acre che avvolge l’intero territorio di Licata, determinando un possibile e serio rischio per la salute dei cittadini, ma anche rischi di inquinamento ambientale con potenziali pericoli di ricadute economiche a causa della possibile contaminazione dei prodotti ortofrutticoli.
A tal fine il PD, Circolo di Licata, ha investito tutta la propria deputazione della vicenda.
Prontamente l’On. Michele Catanzaro, Capogruppo PD all’ARS, è intervenuto in seno al Governo Regionale presentando una Interrogazione al Presidente della Regione ed all’Assessore regionale per il Territorio e l’Ambiente, che si riporta integralmente per giusta e doverosa conoscenza.
“ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA XVIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE
Notizie circa la tutela della salute dei cittadini e della salubrità dell’aria nel Comune di Licata
Al Presidente della Regione e all’Assessore per il Territorio e l’ambiente, premesso che:
nella sera di sabato 20 gennaio u.s. è scoppiato un incendio di vaste dimensioni nell’impianto di stoccaggio rifiuti ingombranti afferente alla società Omnia S.r.l. sito in contrada Bugiades a Licata (AG);
da tale incendio si è propagata, ininterrottamente e fino ad oggi, una nube accompagnata da un forte odore acre che le condizioni metereologiche e lo spirare dei venti fa permanere nell’atmosfera
avvolgendo l’intero territorio di Licata;
tale situazione determina un possibile rischio per la salute dei cittadini, in considerazione del materiale che è andato bruciato, ma anche rischi di inquinamento ambientale con potenziali ricadute economiche a causa della possibile contaminazione dei prodotti ortofrutticoli di cui la zona è ricca;
il detto centro di stoccaggio è stato sottoposto a sequestro da parte della magistratura agrigentina sin dal marzo 2022 dopo che, nell’ambito di una indagine per gestione di rifiuti non conforme alla normativa, sono state riscontrate numerose irregolarità;
l’attuale situazione, pertanto, si inserisce in un contesto molto delicato che rafforza gli interrogativi sulle origini del rogo e sulla responsabilità degli organi cui è demandata la gestione e il controllo del sito;
per sapere:
quali misure si stanno adottando per scongiurare rischi per la salute dei cittadini e fronteggiare l’eventuale emergenza sanitaria che si dovesse determinare in conseguenza del citato incendio presso il centro di stoccaggio sito in contrada Bugiades a Licata;
se si stanno monitorando i dati della salubrità dell’aria e dell’inquinamento dell’ambiente e della produzione agricola in modo da adottare tempestivamente le idonee misure di sicurezza;
quali iniziative intendano adottare al fine di ristorare il danno economico in capo ai produttori agricoli della zona;
se si ritenga opportuno procedere alla dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza regionale ai sensi dell’art. 3 della legge regionale 7 luglio 2020, n.13 al fine di adottare tutti i provvedimenti utili alla salvaguardia della salute pubblica e dei valori ambientali incisi dal menzionato evento”.