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Un tira e molla lungo un anno che, ad oggi, non ha però ancora prodotto un risultato concreto: l’iter per la concessione degli stadi comunali Liotta e Saporito e per la foresteria di contrada Piano Bugiades al Licata calcio sembra essere stato dirottato su un binario morto. E le parole del patron Enrico Massimino non fanno che confermare un’impressione che con il passare delle settimane si è fatta sempre più nitida. “Ci sono motivazioni che mi hanno legato a questa piazza ma non è sicuramente il rapporto con l’amministrazione – l’affondo di Massimino – le mie impressioni sono quelle che non si voglia rispondere positivamente ad un progetto di crescita. L’amministrazione non può dare denaro e questo lo sappiamo e non abbiamo mai chiesto nulla, ma potrebbe comunque metterci in condizione di crescere. In questi quattro anni chi ha fatto la differenza è stato solo il pubblico. La realtà è che se non fosse per i tifosi non ho grandi motivi per gioire in questi tre-quattro anni a Licata – le sue durissime parole – sono stati i tifosi a fare la differenza”. Alla base di questo scoramento dell’imprenditore catanese c’è inevitabilmente la questione legata all’impiantistica sportiva ritenuta da Massimino il volano per poter alzare l’asticella e pensare di poter programmare qualcosa di più appagante rispetto all’attuale Serie D. “Non voglio entrare nelle dinamiche finanziarie del Comune, ma in realtà sembra che gli unici ad accorgersi delle possibilità che ci sono in questa città, sono i tifosi. Nessun’altro. Mi chiedo: l’ultima volta che il Comune ha realizzato degli interventi seri su questi impianti sportivi quando è stato?”. Il patron gialloblu chiama quindi direttamente in causa anche l’amministrazione comunale. “Ad oggi al Comune devo dire grazie di niente per questi quattro anni in cui abbiamo riportato il Licata ad un livello calcistico importante. I tifosi sono quelli che rappresentano un’isola felice e purtroppo quest’anno i risultati ci sono mancati anche perché non siamo riusciti ad averli al nostro fianco. Non rinnego quanto è stato fatto in questi anni ma sono molto perplesso per quanto disinteresse c’è stato attorno al Licata a livello istituzionale”. Enrico Massimino ha quindi parlato anche di mercato. Nelle ultime ore il Licata ha infatti perfezionato gli acquisti del portiere Paterniti e dei difensori Mannina e Daniello (per quest’ultimo si tratta di un ritorno). “I calciatori vengono perché sanno che calcisticamente Licata è una piazza importante – spiega Massimino – poi però parli con l’amministrazione che si è dimostrata incolore e non ha finora saputo prendersi le proprie responsabilità e il discorso cambia”.