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“Potrei candidarmi con Crocetta – annuncia a Repubblica l’assessore regionale Massimo Russo –, ma devo incontrarlo. E capire come consolidare quanto di buono è stato fatto nel settore della sanità”. Russo con Crocetta? si chiede Claudio Fava, candidato governatore di Sel e Idv. “È la prova provata dell’assoluta continuità con il governo Lombardo. Crocetta si prenderà carico della più nefasta riforma della sanità che la Sicilia abbia mai conosciuto”. A sostegno di Russo interviene Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all’Ars: “Fava parla solo ora che il debito, un buco da un miliardo, è stato azzerato: evidentemente è affetto da nostalgie del passato”. Pronta la replica di Fava a Cracolici: se “la riforma sanitaria in Sicilia è stata un successone lo dica, insieme a Crocetta, agli ammalati, e nei comizi piuttosto che nei comunicati. Vediamo l’effetto che fa”. Ma è ancora la volta di Russo, a difesa della propria riforma dagli attacchi di Fava: “Sono stufo dei carrozzoni antimafia. Io sono per un’alleanza degli uomini del fare. Nella mia carriera di magistrato ho fatto dare centinaia di ergastoli, eppure credo di aver aiutato di più la mia terra in questi quattro anni di amministrazione regionale”. Lo dice lui che ha dato di più. Ma dobbiamo credergli? Russo non è l’assessore che vuole chiudere il punto nascita a Licata? Troppo comodo per il governo Lombardo e per il governo Monti che dà le indicazioni di massima tagliare la spesa gravandola sulle fasce popolari più deboli. Diamo intanto uno sguardo agli ultimi sondaggi di Datamonitor. Musumeci del centrodestra è dato al 31 per cento; Crocetta sostenuto da Pd e Udc al 27; Micciché al 20; il candidato del Movimento5Stelle Giancarlo Cancellieri all’8 per cento; e Claudio Fava al 10. Quest’ultimo candidato però – a giudizio del sindaco di Palermo Leoluca Orlando – ha ampi margini di risalita. Soprattutto se trova conferma l’accordo segreto, di cui tanto in questo momento si parla, tra Crocetta e Miccichè dopo le elezioni per un’alleanza di governo della Regione qualora il candidato governatore del Pd e dell’Udc dovesse vincere senza una sua maggioranza politica. Questo accordo – e Crocetta lo sa bene – potrebbe fargli perdere a favore di Fava molti elettori di sinistra.

(g.c.)