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pino-puglisi_sliderMartire e beato vent’anni dopo il delitto di Brancaccio. Ottantamila persone hanno assistito alla beatificazione del prete con il sorriso vittima della mafia. Sorrideva e convertiva. Sorrideva e insegnava a vivere. Insegnava il mestiere, il difficile mestiere di vivere. Una figura, alta e nobile, della Chiesa. Della chiesa militante, quella che porta la pace nei luoghi più difficili della terra. Don Pino Puglisi, padre Pino Puglisi, svolgeva a Palermo, nei quartieri mafiosi di Palermo, il proprio sacerdozio. Un prete scomodo. Diventato subito scomodo e pericoloso per la mafia e i suoi interessi. Lui la combatteva con l’impegno sacerdotale, sociale e civile. La combatteva con il sorriso che voleva dire speranza di una vita migliore, onesta e di pace. Lei, la mafia, lo eliminò una sera di settembre del 1993 davanti la porta di casa. Era il giorno del suo 56° compleanno.