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L’antico tratto di collegamento tra il Castello e la Chiesa di Pompei di fatto non esiste più, sommerso dalla vegetazione e dalla crescita spontanea e incontrollata di erbacce. La denuncia è dell’archeologo Fabio Amato del Gruppo Archeologico d’Italia Finziade. “C’era una volta un sentiero turistico che dal Castel Sant’Angelo arrivava alla Chiesa di Pompei – le sue parole – si chiamava via Semaforo e oggi è impercorribile a causa della fitta vegetazione cresciuta. Un luogo stupendo meriterebbe un altro trattamento. Speriamo – conclude Fabio Amato – di poter lavorare a breve per far sì che tutto possa trasformarsi in realtà”.