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Gli attivisti del No Muos chiedono al governatore della Sicilia Rosario Crocetta di rispettare gli impegni presi in campagna elettorale. I cittadini di Niscemi non vogliono la base americana dotata di mega antenne satellitari dannose per la salute. Dopo il dissequestro dell’area (la riserva naturale della Sugareta dove deve sorgere), i lavori di costruzione della base in acciaio sono ripresi speditamente. Suscitando le giuste proteste della città della provincia di Caltanissetta. Il giorno dell’Immacolata alcuni  niscemesi hanno dato voce alle preoccupazioni dell’intera cittadinanza davanti al palazzo della Regione esponendo manifesti con la scritta: “Ammazzati dal Muos e dal disinteresse politico”. La battaglia degli attivisti di Niscemi deve diventare in Sicilia la battaglia di tutti. Perché gli effetti delle potenti onde elettromagnetiche sprigionate dai radar hanno effetti nocivi su vasto raggio. Quindi, sono tante le parti dell’Isola ad esserne interessate. Proprio oggi, ad Agrigento, con inizio alle ore 17, presso il centro culturale Pier Paolo Pasolini, sarà presentato il costituito Comitato No Muos della Città dei Templi. Nessuno finora ha politicamente contrastato il progetto militare americano. Né l’ex governatore Lombardo, che si proclamava autonomista senza far valere i diritti autonomistici dell’Isola. Né l’attuale governatore. Che forse non ha ancora capito che la lotta contro l’installazione della base americana a Niscemi è fatta principalmente a tutela della salute dei siciliani, ma anche a difesa dell’autonomia della regione. Negli altri paesi, compresa l’America, queste basi vengono costruite nei deserti o comunque in territori lontani dai centri abitati. Le strategie militari e gli interessi di difesa non possono prevalere sul diritto alla salute della popolazione dell’Isola. Lo sappiano quelli – governi nazionali e regionali – che ancora ritengono l’Italia paese a sovranità limitata come durante la guerra fredda. Lo sappia quell’Unione europea che impone rigore e sacrifici ai popoli, ma che non spende una parola per proteggerli dal pericolo delle radiazioni. Il governatore Crocetta ha intenzione di chiedere uno studio all’Istituto Superiore di Sanità sui rischi per la salute. Ma cosa c’è da studiare, signor Governatore? Gli effetti nocivi delle onde elettromagnetiche sono stati resi pubblici e si possono visionare nei report del Politecnico di Torino.

(g.c.)