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942422_10200555772648325_1102639418_nQuella conclusa ieri è stata una festività patronale particolarmente sentita e partecipata per la città. Un calendario ricco di eventi ha preceduto il momento clou dei festeggiamenti, coinciso con la processione dell’urna contenente le reliquie di Sant’Angelo Martire in giro per la città. Protagonista principale è stato il Cero Massari, donato dai licatesi grazie a una raccolta fondi promossa dall’Associazione “Vivere Licata”. Oltre alla benedizione e all’esposizione in Piazza Elena e Piazza Progresso, la “ntorcia” dopo quattordici anni di assenza (nel 1999 l’ultima apparizione dei quattro ceri di accompagnamento all’urna) ha affiancato il Santo prima nella sosta in Piazza Progresso e successivamente nella corsa finale con l’entrata in chiesa salutata da applausi e commozione. L’obiettivo è quello di far rivivere in tempi brevi la tradizione della corsa del Santo insieme a tutti e quattro i ceri e proprio per questo va avanti la raccolta per finanziare la costruzione dei tre che ancora mancano. I ceri tradizionali rimangono invece all’interno della Chiesa di Sant’Angelo in attesa di un restauro da parte della Soprintendenza e di un’eventuale musealizzazione. L’urna di Sant’Angelo quest’anno ha potuto contare anche su una nuova illuminazione, donata dall’Associazione Pro Sant’Angelo che ha reso ancora più brillante la bara. Ieri giornata conclusiva con il tradizionale palio a mare (ostacolato dal forte vento che spirava in città) e con l’Albero della Cuccagna. Tantissima la gente in strada, come non si vedeva da tempo. Segno di una rinnovata passione verso una festa patronale che sta tornando ad assumere lo splendore che merita. L’appuntamento è adesso rimandato ad Agosto quando verrà celebrata la seconda parte della festività patronale, quella dedicata ai tanti emigrati che tornano in città per le vacanze estive.