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GRILLO, SU CASAPOUND ENNESIMA BALLA DEI MEDIAÈ meglio così, signor Grillo? La soluzione all’italiana cui ha dovuto ricorrere il Presidente della Repubblica è meglio del governo del cambiamento proposto da Bersani? Le va bene, signor Grillo, un’Italia acefala, riaffidata a Monti e ai tecnici? E se era questo che voleva, nel caso il dopo voto avesse generato uno scenario da impasse, perché non lo diceva prima ai suoi tanti elettori, durante i numerosi comizi della campagna elettorale conditi di retorica populista e di comiche battute?                          

La verità è una sola: voi del Cinque Stelle vi aspettavate un risultato buono ma inferiore a quello ottenuto. Un risultato che vi avrebbe consentito di continuare a dire tutto il male possibile degli altri senza dovervi assumere responsabilità di governo. Responsabilità che non siete in grado di esercitare. Per mancanza di esperienza e di cultura politica. Delle cose che dite (che solo lei dice: gli altri fanno da portavoce e si limitano ad approvare il pensiero del leader maximo anche se non lo condividono), molte sono più che giuste, anche se avete sempre dimenticato (dimenticato?) di affrontare temi come la patrimoniale, l’evasione fiscale, gli esodati. Delle cose che dite, dei problemi che avete sempre sollevato alcuni potevano essere affrontati dal governo del cambiamento cui avete opposto sdegnoso rifiuto. Erano negli otto punti di Bersani, che voleva farlo solo con il Cinque Stelle il nuovo esecutivo. E non avete capito che quello era il modo per chiudere finalmente il secondo lungo “ventennio” della storia italiana. A che gioco gioca, signor Grillo? A che gioco giocate, lei e il signor Casaleggio, ideologo del Movimento? Non è che siete proprio voi a non volere la fine politica del Cavaliere?                                                                                      

Dire, come fa, che è pronto a votare il conflitto d’interessi e l’ineleggibilità di Berlusconi o proporre un candidato premier o un Presidente della repubblica del  Movimento (per di più scelto attraverso la Rete) vale solo a vendere fumo a quanti l’hanno votata: con fiducia e con tanta disperazione per la crisi personale in cui si dibattono e per l’altra – generale e acuta – che divora l’Italia. Sono elettori che potrebbero non votare più il Cinque Stelle. Perché se è vero che c’erano protesta e indignazione nel loro voto, molti si aspettavano risposte ai propri problemi di vita. Risposte che non sono arrivate e che solo da un’alleanza di governo Pd-Cinque Stelle potevano arrivare. Impari, signor Grillo, che la politica è cambiamento graduale. Che non tutto il vecchio è da buttare. Soprattutto quella parte di vecchio che pur ha saputo rinnovarsi: con le primarie e con la presenza in parlamento del 75 per cento di facce nuove. Rifletta su questo. Pensi alla gente, ai molti suoi elettori che disperatamente aspettavano risposte da lei e da un governo nuovo. E che si ritrovano ancora l’odiato governo tecnico.

Gaetano Cellura