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Nella giornata di ieri abbiamo riportato la notizia del furto ai danni di una donna licatese a cui è stata rubata una borsetta all’interno di una vettura. Oggi arriva la conferma di un arresto della Questura di Agrigento.

“Nella giornata di ieri, 18 luglio, in Licata, la Polizia di Stato ha tratto in arresto, nella flagranza del reato, un trentenne licatese residente in quel centro, resosi responsabile del reato di furto aggravato su autovettura e resistenza a P.U.

In particolare, nel tardo pomeriggio di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Licata in servizio di controllo del territorio, a seguito di segnalazione di cittadini che indicavano che un soggetto aveva perpetrato un furto all’interno di una autovettura, si recavano prontamente nel luogo ove era avvenuto il delitto.

Gli Agenti riscontravano che, tramite la rottura del vetro anteriore lato guida di un veicolo in sosta, ignoti avevano asportato dall’interno del mezzo una borsetta contenente il portafoglio con denaro contante, un telefono cellulare, due collanine ed altri affetti personali, appartenenti ad una signora che, poco prima, aveva parcheggiato l’autovettura e si era temporaneamente allontanata.

Il personale di Polizia, acquisite immediatamente le dichiarazioni di testimoni dell’evento e riconosciuto l’autore del delitto dalla visione del sistema di videosorveglianza di un vicino esercizio commerciale, che aveva ripreso tutte le fasi del furto, si davano alla ricerca con esito positivo.

Invero, pochi minuti dopo, l’odierno arrestato veniva intercettato in una vicina strada distante poche centinaia di metri dal luogo del delitto e, dopo una breve fuga con resistenza agli Agenti, veniva bloccato ed arrestato.

Il giovane veniva trovato ancora in possesso di parte della refurtiva, immeditatamente restituita alla parte offesa, nonché di sostanza stupefacente del tipo hashish e marjuana, il cui possesso è stato ritenuto illegale e, pertanto, segnalato alla A.G. anche per detenzione illegale di droghe.

Al termine degli adempimenti di rito, come disposto dal P.M. della Procura della Repubblica che ha coordinato le attività, l’odierno arrestato è stato condotto presso la sua abitazione per ivi rimanere sottoposto, a disposizione della A.G., alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa della prevista convalida”.