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Si tratta dei primi esempi di stampa tipografica a caratteri mobili (chiamati convenzionalmente “Incunaboli”) custoditi nel Fondo Antico della Biblioteca Comunale “Luigi Vitali” di Licata.
Sono complessivamente diciassette (di uno non si hanno più tracce dagli anni 80’) e sono stampi stampati tra il 1475 e il 1500.
Il più antico risale al 1475, realizzato ben 17 anni prima della scoperta dell’America e circa 20 anni dopo l’invenzione della stampa tipografica a caratteri mobili attribuita a Gutenberg e che ha cambiato il corso della storia. Se ne conoscono soltanto 106 esemplari in tutto il mondo.
A darne notizia sulla propria pagina Facebook è il Fondo Librario Antico del Comune di Licata.
“Sono i testi a stampa più antichi della nostra biblioteca – scrive il Fondo Antico – Sono 17 incunaboli, ma dovrebbero essere diciotto, in quanto del libro “Platonica Theologia de animarum”, stampato nel 1491, non si hanno più notizie dalla fine degli anni 80’. I volumi trattano principalmente argomenti filosofici, religiosi e letterari. L’incunabolo più antico risale al 1475, realizzato, quindi, ben 17 anni prima della scoperta dell’America e circa 20 anni dopo l’invenzione della stampa tipografica a caratteri mobili attribuita a Gutenberg. Si tratta dell’opera “Scrutinium scripturarum” di Paolo da Santamaria stampato a Mantova per i tipi di Johan Schall. È un libro molto raro, basti pensare che in tutto il mondo ne sono stati censiti appena 106 esemplari. Di questi nelle biblioteche europee se ne contano 88; 58 in quelle italiane ed appena 3 in Sicilia. Faceva parte del convento di San Francesco di Licata. È il libro più antico posseduto dalla nostra biblioteca. Un vero e proprio gioiello – conclude il Fondo Antico – scampato, assieme agli altri 16 esemplari, all’ usura del tempo e all’incuria degli uomini”.