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E’ sotto gli occhi di tutti il fallimento politico dell’Mpa a tutti i livelli: locale, provinciale e regionale. Abbiamo il governatore dell’Isola che è il più pagato d’Italia mentre i lavoratori dipendenti continuano intanto a pagare (con trattenute alla fonte) l’addizionale regionale Irpef e le imprese – sono seicento nell’Isola – chiudono per la crisi e le tasse. Stipendi da nababbi per i parlamentari regionali e tanti altri benefit che sarebbe lunga elencare. Lombardo e la sua tanto sbandierata autonomia sono deragliati insieme a spese folli e senza controllo, privilegi castali per i novanta eletti e per i loro portaborse e segretari, e favori alle clientele politiche. Il risultato l’abbiamo sotto gli occhi. E non poteva essere diverso dopo anni di malgoverno e di cattiva gestione delle finanze: una regione tecnicamente fallita già dai lontani anni ottanta e ora sul punto di essere commissariata dallo Stato. Gabriele Villa in un articolo in edicola oggi sul “Giornale” scrive: “Sarà mai possibile per loro passare a mi­glior vita dopo la migliore delle vi­te, tra agi, ozi e lussi che hanno por­tato la Trinacria alla bancarotta? Difficile dirlo, più facile ricordare gli sprechi”. Povera Sicilia…