Con 22 voti a favore, tanti quanti erano i componenti presenti al momento della votazione, il Consiglio comunale di Licata, nella seduta di lunedì sera, all’unanimità ha approvato un ordine del giorno “per manifestare la volontà di sancire il principio di acqua come bene pubblico privo di rilevanza economica”. In questo modo, il civico consesso ha fatta propria la proposta lanciata dal Consiglio comunale di Casteltermini. Con il medesimo documento, tra l’altro, il Consiglio comunale ha proposto:di chiedere alla Regione Siciliana di adottare provvedimenti legislativi e amministrativi che consentano il trasferimento della gestione del Servizio idrico Integrato ai Comuni con effetto immediato; di estromettere il gestore privato Girgenti Acque dalla gestione, la cui direzione ha provocato ingiustificati rincari e gravi disservizi alla cittadinanza; di costituire un organismo permanente democratico di controllo e vigilanza del servizio reso da Girgenti Acque, aperto a tutte le forze politiche, sociali, sindacati, associazioni dei consumatori, comitati spontanei nelle more dell’adozione dei necessari provvedimenti volti a ritrasferire la gestione dell’acqua ai comuni; di invitare i consiglieri comunali di altri comuni facenti parte dell’Ambito Territoriale il cui servizio è gestito dalla Girgenti Acque ad approvare analogo ordine del giorno, al fine di fare fronte unico per il raggiungimento in tempi brevi dell’obiettivo della gestione dell’acqua, in linea con l’atto di indirizzo recentemente approvato dal Governo Regionale, sui proposta del Presidente della Regione Crocetta. La proposta, prima di essere votata è stata presentata dal consigliere Giuseppe Peruga. Successivamente l’assessore Carmelo Sambito ha illustrato l’esito dell’incontro avuto nei giorni scorsi dall’Amministrazione comunale con i rappresentanti di Girgenti Acque, di Siciliacque e dell’Asp, a seguito dell’ordinanza emessa la scorsa settimana dal vice sindaco con la quale ha vietato l’utilizzo dell’acqua per uso potabile. Per quanto riguarda la rimanente parte dell’ordine del giorno, il Consiglio comunale ha approvato 15 dei diciassette punti posti in discussione, relativi al riconoscimento di altrettanti debiti fuori bilancio, rimandandone indietro due all’Amministrazione comunale, per maggiori approfondimenti e per la richiesta di parere all’avvocatura comunale.
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