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Ci avevamo sperato che il buonsenso potesse prevalere. Ma è stata una speranza vana. Abbiamo atteso questo primo weekend davvero estivo con l’auspicio che i Licatesi si comportassero bene e rispettassero le regole. Ma quando mai. Le foto si commentano da sole. La movida è fuori controllo. Sia sabato che domenica è stata la fiera della stupidità, sia in centro che al mare. Stupidità, perchè altro termine adatto non può esserci. Del resto, questa è la società in cui l’ostentazione e una storia su Instagram valgono più del rischio di beccarsi il Covid e portarselo a casa per passarlo a genitori, nonni, zii magari fragili e magari a rischio morte. Ma chi se ne frega? E’ sabato, è domenica e bisogna divertirsi (rigorosamente senza mascherina e non distanziati) infrangendo le regole. Costi quel che costi. Il diritto alla spensieratezza è di tutti (a maggior ragione dopo i tristi mesi trascorsi) e non può essere negato, ci mancherebbe altro. Ma farlo come sabato e domenica è inaccettabile, questa è dabbenaggine, ignoranza. Licata è ancora pesantemente alle prese con Covid 19. La nostra è la città con i numeri più alti dell’intera Provincia a livello di contagi. Appena questa mattina, l’Asp di Agrigento ha reso noto un altro decesso. Siamo a 20. Ma davvero tutto questo non vi interessa? Davvero questa città è così irrecuperabile? Davvero una storia su Instagram, una birra o un cicchetto valgono di più della vita vostra e dei vostri cari?

Ci mettiamo nei panni di ristoratori, centri commerciali e titolari di palestre. A questo punto è legittimo per loro sentirsi presi in giro. Da tutti. Sono stati gli unici a pagare dazio e a doversi adeguare alle regole distanziando tavoli e contingentando gli ingressi. Per gli altri le regole non valgono. Non abbiamo speranza, nessuna illusione. Se questi sono gli adulti di domani, questa città è irrecuperabile.