Apprendo con stupore e rammarico della inutile e sterile protesta levatasi a seguito del temporaneo spostamento di una unità dal PO di Agrigento a quello di Licata, per grave carenza del personale sanitario della Cardiologia di Licata, e solo minimamente sanata dalla nomina del responsabile, e della altrettanto sterile protesta di carenza “temporanea” di personale sanitario da parte di Canicatti’. Tali prese di posizione di alcuni medici che lamentano un depotenziamento del proprio organico a favore del presidio ospedaliero di Licata sono a dir poco sconcertanti soprattutto per il fatto che queste levate di scudi si verificano esclusivamente quando si parla del nosocomio di Licata. Il mio rammarico ancora più grande è legato al fatto che si stia parlando di servizi minimi per garantire il diritto alla salute ed alle cure e perchè no, trattandosi del reparto di Cardiologia, del diritto alla vita dei cittadini del distretto sanitario Licata/Palma. L’impressione comune è quella di una becera guerra tra poveri il cui fine, oltremodo evidente, sembra quello di relegare il nosocomio di Licata al ruolo di Cenerentola depotenziandone gli organici e di conseguenza la possibilità di assistenza ai cittadini facendo in modo che, con questa lenta eutanasia, i reparti non avranno più i numeri necessari per poter proseguire l’attività (vedi punto nascite), con il risultato ultimo della negazione del diritto alla salute. Nel richiedere un incontro urgente con i vertici dell’Asp, faccio appello agli stessi affinchè intervengano con autorevolezza su chi, con comunicati o interviste, peraltro ritengo non consoni all’attività svolta, non fa altro che creare ulteriori danni alla già tanto problematica sanità siciliana, dimenticando che tutti gli ospedali fanno parte della stessa ASP e che si va verso gli ospedali riuniti di Canicatti’ e Licata con l’ottica di una armonizzazione delle risorse e miglioramento dei servizi. Insieme si vince, separati si soccombe chi prima e chi dopo. Nel ribadire che la nomina del responsabile del reparto di cardiologia non è un capriccio ma solo il minimo che poteva essere fatto per garantire delle cure di buona qualità e, in alcune occasioni, la vita dei cittadini, chiedo a Sua Eccellenza il Prefetto, al quale questo comunicato è inviato per conoscenza, di vigilare affinchè il diritto alla salute ed alle cure venga assicurato a tutti i cittadini.
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Il Presidente del Consiglio comunale – Saverio Platamone
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