Gruppo-Restart 5 Stelle: “Interrogazione su danni all’archivio comunale”
I consiglieri comunali del Gruppo Consiliare Restart – 5 Stelle esprimono la loro preoccupazione per i danni subiti dall’archivio comunale a seguito degli eventi atmosferici che, nelle giornate del 18 e 19 ottobre, hanno causato l’esondazione del Fiume Salso, colpendo il territorio di Licata. In particolare, parte dei documenti di detto archivio sono stati trasferiti nei locali siti in Via Umberto II e sono andati distrutti e gravemente danneggiati. In virtù della normativa vigente in materia di beni culturali, gli archivi e i documenti degli enti pubblici sono considerati beni culturali di fondamentale importanza, protetti dalla legge per il loro valore storico, giuridico e culturale. Pertanto la legge obbliga le amministrazioni pubbliche a garantire la sicurezza, la conservazione e la protezione dei propri archivi e documenti, ad adottare misure per prevenire i rischi, e a comunicare preventivamente con la Soprintendenza Archivistica qualsiasi intervento sugli stessi. Nel caso specifico, l’allagamento dei locali in Via Umberto II, dove erano stati trasferiti i documenti comunali, ha causato danni significativi. Per questo motivo il Gruppo consiliare Restart – 5 Stelle ha protocollato oggi un’interrogazione per chiedere al Sindaco chiarimenti urgenti in merito a quanto accaduto.
In particolare: 1. Quali documenti sono stati danneggiati a causa dell’allagamento dei locali; 2. Se i documenti danneggiati appartengono all’Archivio storico o a quello corrente del Comune di Licata; 3. Se, prima di spostare i documenti nei locali danneggiati, è stata ottenuta l’autorizzazione preventiva della Soprintendenza Archivistica, o se, nel caso di archivi correnti, è stata effettuata la comunicazione al Ministero competente; 4. Se i locali oggetto dell’allagamento erano dotati di dispositivi di protezione contro le infiltrazioni d’acqua; 5. Se i locali erano sottoquotati rispetto alla rete stradale, aumentando il rischio di allagamenti; 6. Se è stato effettuato un inventario dei documenti danneggiati e/o distrutti; 7. Se l’incidente è stato notificato agli organi competenti; 8. Se sono state avviate operazioni di recupero per i documenti danneggiati. Riteniamo fondamentale che venga fatta chiarezza su queste questioni per garantire non solo la protezione del patrimonio archivistico e documentale, ma anche per evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro, con possibili danni irreversibili a materiale di grande valore per la collettività.
Daniele Cammilleri, Fabio Amato, Viviana Dainotto, Eusebio Vicari, Elisa Cigna