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2014-10-10 10.56.39Si è conclusa la campagna informativa di Greenpeace a Licata inserita nel tour “Non è un paese per fossili“. La Rainbow Warrior, nave ammiraglia della flotta dell’associazione ambientalista, ha lasciato il porto in tarda mattinata. La responsabile della Campagna Mare di Greenpeace, Giorgia Monti, ha fatto un bilancio sulla tre giorni licatese della Rainbow Warrior che ha ricevuto circa 1500 visite sia a bordo che per la richiesta di semplici informazioni. Tre giorni importanti che hanno decretato anche la nascita di un coordinamento tra le città della fascia costiera siciliana coinvolte dal rischio delle trivellazioni in mare alla ricerca di petrolio. “Abbiamo molto insistito – evidenzia Giorgia Monti – affinché questo coordinamento non fosse un caso isolato. C’è bisogno di altre azioni da parte dei Comuni”.

10726705_10204559618257744_1869936520_nNon è mancato il coinvolgimento dei gruppi e dei comitati locali. Per tutti ha parlato Marco Castrogiovanni dei No Triv Licata. “Come Comitato, in questi giorni, abbiamo avviato una discussione con i vari comitati territoriali: No Triv di Ragusa, Scicli, Palma e altri gruppi di Caltagirone, Gela e Niscemi e ci siamo dati l’impegno di “girare” tra le varie associazioni e gruppi per informare e raccogliere adesioni. Tra l’altro siamo stati alla due giorni contro il Muos a Niscemi, dove erano presenti movimenti di lotta di tutta la Sicilia che ci hanno garantito il loro supporto per le prossime iniziative e ci hanno invitato ad andare nei vari territori per spiegare la questione. La vicenda sta assumendo una dimensione sempre più ampia”. La lotta insomma è destinata a continuare.