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Si chiude un anno di lavoro per il comando di Polizia Municipale diretto da Giovanna Incorvaia, assegnataria della Posizione organizzativa numero 10. Dodici mesi che, malgrado le difficoltà, hanno visto disimpegnati gli agenti in svariati servizi, molti dei quali non “percepiti” in maniera diretta dalla collettività.

Comandante Incorvaia, che anno è stato per la Municipale di Licata quello che volge al termine?

Conviviamo con un carenza organica e con personale ridotto al minimo. Metà della forza lavoro è a 18 ore settimanali. Malgrado questo abbiamo elevato 7200 sanzioni amministrative a fronte delle 4700 dell’anno scorso. Per un incasso accertato di 460mila euro di cui sono già stati riscossi poco più di 200mila euro.

Ecco le multe, è questo il parametro maggiormente avvertito dalla comunità.

Noi licatesi soffriamo un disagio: vengono invocate multe e sanzioni però fino a quando non siamo noi ad essere beccati personalmente. Il nostro destino di Vigili urbani è quello di essere tacciati o di troppa tolleranza o di troppo rigore. I numeri che ho fornito poco fa testimoniano un’attenzione notevole per il territorio. Sono numeri da grande città. Ma io sarei contenta se le multe nel 2020 diventassero 100, perché significa che è cresciuto il senso civico. E’ una tassa evitabile, mi rivolgo ai miei concittadini, prestando un po’ di attenzione e buonsenso.

I proventi contravvenzionali potranno subito essere spesi? E’ tutto subordinato all’approvazione del Bilancio. Senza quello, queste somme non possono essere destinate al capitolo specifico.

L’altro tasto sensibile è quello dell’abbandono dei rifiuti di cui è costellato il territorio.

E’ una battaglia in cui la Municipale è in prima linea. Abbiamo elevato quattro denunce nell’ultimo periodo e ben 110 verbali durante l’anno: i controlli e i risultati ci sono ma l’impressione è che si abbia voglia di sporcare malgrado la recente ripresa del servizio di ritiro a domicilio degli ingombranti. E’ come se c’è voglia di mortificarlo questo territorio.

Abusivismo edilizio. Anche il 2019 è stato un anno pieno a livello di verifiche e controlli.

Il pattugliamento del nucleo Edilizia è al di sopra delle parti. Il trattamento è uguale per il Sindaco come per l’ultimo cittadino. La mia idea su tutta questa storia connessa all’abusivismo edilizio è che a Licata gli abusi emergono anche grazie al lavoro della Municipale, in altre parti evidentemente no.

Tanti altri sono i servizi in cui il Comando da lei diretto si è disimpegnato in questo 2019 che volge ormai al termine. Sì, ci tengo a sottolineare che la Municipale non si occupa solo di multe e viabilità. E per questo dà fastidio che il corpo venga martoriato. Molta attività è sconosciuta alla collettività, c’è un’attività sommersa che la gente non conosce. Il nostro comando non ha arretrati con la documentazione richiesta dall’utenza. C’è un costante impegno per quanto concerne l’Educazione stradale nei confronti dei più piccoli, l’assistenza alle utenze deboli in regime di indigenza. La Municipale c’è a Natale, Pasqua, Ferragosto, è impegnata con i servizi di Trattamento sanitario obbligatorio, con il rilascio dei certificati venatori, con i cambi di domicilio. Il tutto, voglio ripeterlo, con risorse di personale molto limitate per far fronte ad una richiesta di una città importante come Licata.