La piaga delle dipendenze non conosce età e attacca sempre di più anche i nostri giovani. Dipendenze nuove, non legate alle sostanze ma, stavolta alla tecnologia, a internet, alla rete.

A metterlo in luce è la ricerca, di fine 2024, condotta da OpenPolis, che evidenzia come il 14% dei ragazzi e delle ragazze della nostra regione fatichino a gestire il web. Una tendenza già in atto, è vero, ma che è stata acuita dalla pandemia e che ha portato, ad oggi, a oltre 65 mila adolescenti che manifestano tendenze di isolamento sociale. Aumenta il tempo e l’uso dei social (+70% per i dati relativi alla Sicilia), ma aumenta anche l’utilizzo di piattaforme di gaming e di gioco d’azzardo.

Ad aprire nuove e importanti riflessioni in questo senso è stata la pubblicazione dell’ESPAD, l’European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs, che ha incluso l’uso compulsivo dei videogiochi e l’accesso all’azzardo anche tra gli adolescenti. Secondo quanto riportato da Gaming Report, che ha analizzato tutti i dati ESPAD 2024, l’indagine ha coinvolto oltre 113 mila studenti tra i 15 e i 16 anni in 37 paesi europei, mettendo in luce la diffusione del gioco. L’80% degli adolescenti ha giocato almeno una volta nell’ultimo mese, con una crescita significativa del numero di giocatrici: dal 22% nel 2015 al 71% nel 2024. Anche la frequenza è elevata: il 17% gioca quattro o più ore al giorno durante la settimana scolastica, il 32% nel weekend.

Particolarmente preoccupante è il fenomeno del gioco problematico. In Italia, il 45% degli adolescenti ha mostrato una forte incidenza di gioco, il dato più alto d’Europa, con il 22% degli studenti che riconosce di avere comportamenti a rischio e con una differenza di genere marcata: 30% tra i ragazzi e 13% tra le ragazze. A spiegare l’accesso crescente ai giochi e il conseguente aumento di dipendenza è la crescente digitalizzazione, con accessibilità aumentata che permette di giocare praticamente in qualsiasi momento. Sul fronte del gioco d’azzardo, nel 2024 il 14% degli studenti ha dichiarato di aver giocato online con denaro, contro il 7,9% del 2019. Le ragazze che partecipano al gioco d’azzardo online sono triplicate (dal 2,7% all’8,7%), mentre tra i ragazzi la quota è salita dal 16% al 29%. Tirando le somme della ricerca, il 23% degli studenti ha giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno, tramite slot machine, giochi di carte, lotterie o scommesse. Due su tre lo hanno fatto online. E anche se il nostro paese mostra una delle percentuali più basse di gioco d’azzardo online (28%), il trend è in crescita.

Per questo è sempre più importante investire in educazione e sensibilizzazione già a partire dalle scuole medie. Per limitare i rischi e per far sì che non sia troppo tardi.