«Questa splendida edizione del “Gattopardo d’Oro” segna l’inizio di un percorso di ampio respiro, con l’obiettivo di riportare Palma sulle tracce del romanzo di Tomasi di Lampedusa attraverso i suoi luoghi-simbolo. Per fare questo abbiamo avviato una progettualità di azioni che non guardano solo al nostro territorio, ma anche e soprattutto all’estero – con il coinvolgimento di esperti, scrittori e studiosi europei – per segnare un nuovo percorso che possa favorire da un lato la memoria, dall’altro il turismo esperienziale». Così ha sottolineato la presidente dell’Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa Letizia Pace sulle scalinate del Monastero delle Benedettine, che – ieri sera – ha ospitato la premiazione che si rivolge alle eccellenze del mondo del cinema, della letteratura, del teatro.

 

La terza edizione del Gattopardo d’Oro – promossa dall’Istituzione, con il patrocinio del Comune di Palma di Montechiaro (in provincia di Agrigento), che quest’anno ha visto la direzione artistica di Nino Graziano Luca – è stata un vero e proprio successo di pubblico, a dimostrazione della valenza di uno degli itinerari culturali siciliani più affascinanti e suggestivi: quello che si muove tra strade, palazzi nobiliari e chiese del paese che ha ospitato l’antica e nobile famiglia di cardinali, santi e scrittori.

 

«Stiamo lavorando per curare progetti di lettura itineranti – continua la presidente Pace – tra i prossimi appuntamenti anche la presentazione della nuova edizione del libro “Tomasi e i luoghi del Gattopardo” della saggista e lampedusista Maria Antonietta Ferraloro (ieri sul palco per parlare dei luoghi storici e per presentare il libro “Il Gattopardo raccontato a mia figlia”). Leggere rende liberi, forti e rispettosi: la nostra mission è quella di trasferire questo messaggio anche e soprattutto alle nuove generazioni, valorizzando i luoghi iconici di capolavori più celebri del panorama letterario mondiale».

 

L’evento – condotto dalla giornalista del TG1 Adriana Pannitteri – ha visto sul palco il maestro Premio Oscar Nicola Piovani, gli attori Giulio Scarpati e Debora Caprioglio, il direttore dell’intrattenimento Day Time di RaiUno Angelo Mellone (in collegamento da Roma), il sovrintendente del Teatro Massimo di Catania Giovanni Cultrera, e lo storico capostruttura Rai Paolo De Andreis. Ospiti d’eccezione in una location storica. Per rafforzare il legame identitario con l’Opera e il suo Autore, anche Valzer, Mazurka, Contraddanza, coreografie, costumi d’epoca e musiche celebri grazie all’Orchestra Ensemble del Bellini – diretta dal M° Giovanni Anastasio – e al Corpo di Ballo della Compagnia nazionale di danza storica diretta da Nino Graziano Luca.

Un grande progetto artistico che ha trovato nuovo slancio e che si propone di lavorare per un percorso di crescita che possa dare prestigio al patrimonio storico di questi luoghi, accrescendo l’interesse internazionale verso l’Italia e la Sicilia: «Sono davvero felice dell’armonia con la quale abbiamo lavorato con l’Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa, la sua presidente Letizia Pace e le autorità locali – conclude Nino Graziano Luca – che hanno perfettamente sposato e condiviso la mia idea di porre al centro dell’attenzione le interconnessioni tra Palma di Montechiaro, i suoi luoghi più emblematici, i Tomasi e il Gattopardo, nella sua versione letteraria e cinematografica. Tutti i contenuti dell’evento sono stati selezionati con un unico obiettivo: riempire d’orgoglio l’appartenenza a questo splendido territorio».