Pino Galanti è intervenuto sulla proposta lanciata da Piero Meli e dall’associazione archeologica licatese.
Accolgo con entusiasmo e gratitudine l’appello del presidente della Aal”, Piero Meli: l’interesse di un intellettuale come Meli che rivestito incarichi prestigiosi nel campo della tutela del patrimonio culturale regionale e nazionale é l’ennesimo segno della vivacità culturale cittadina.
Ci tengo a rimarcare che l’idea di rilancio proposta nel mio programma è indissolubilmente legata alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, in senso lato.
Ritengo che la grande ricchezza che Licata ci offre in questo senso debba essere sia mezzo di integrazione sociale che volano per lo sviluppo economico, nonché strumento di consolidamento dell’identità licatese.
Ho avuto cura di specificare nel mio programma che uno dei primi interventi di rilancio turistico consisterà nel convogliare tutte le energie per la riapertura del museo archeologico, alla cui creazione lo stesso Meli ha tanto contributo.
In questi mesi ho visitato il fondo antico, ovvero la nostra biblioteca di testi antichi (tra questi le preziose cinquecentine) e ho promesso che provvederò con fondi personali a dotarla di una scaffalatura adeguata.
Certamente un approccio di valorizzazione complessiva non può prescindere dal potenziamento dei percorsi tematici del Liberty, dell’arte sacra, dell’architettura dei quartieri caratteristici (Marina, San Paolo).
I soggetti da coinvolgere in primis sono appunto le associazioni, quale la stessa “Aal”, e la scuola, perché il valore di questo patrimonio diventi vanto e ricchezza delle nuove generazioni, e tutti quei soggetti che come Meli gratuitamente vorranno offrire la propria esperienza e competenza.
Quanto detto non può prescindere dal finanziamento europeo per rendere Licata partecipe del progetto di creazione del Marchio del patrimonio europeo istituito con Decisione n. 1194/2011/UE del Parlamento e del Consiglio.
Sono certo che in caso di vittoria della coalizione che rappresento la collaborazione con l'”Aal” e con l’architetto Meli sarà duratura e fruttuosa.
Giuseppe Galanti