Fruibilità dei monumenti: chiesta attraverso Facebook la riapertura della Chiesa di San Francesco

Per chiedere la riapertura della Chiesa di San Francesco, in corso Vittorio Emanuele a pochi passi dal teatro comunale Re, è stata creata una pagina sul famoso social network Facebook. La pagina, che prende il nome di “Riapriamo San Francesco Licata”, vuole essere un modo per sensibilizzare la Curia in questo caso affinché ci si adoperi per rendere fruibile quello che rimane un sito storico-architettonico della città. San Francesco è chiusa ormai da diversi anni a causa del rischio di caduta di alcuni cornicioni interni. Durante il periodo del restauro della Chiesa Madre, San Francesco ha fatto da “sostituto” ma una volta terminati i lavori nella chiesa più importante, ne è stata disposta la chiusura. Diversi sono stati gli appelli lanciati dalla Pro Loco e dalle altre associazioni archeologico-turistiche della città. Ma finora nessun intervento è stato operato per riaprire la chiesa. La condizione di San Francesco è la medesima di altri siti di interesse storico presenti in città. La fruizione dei monumenti architettonici è stato un po’ il tallone di Achille delle associazioni operanti sul territorio che, malgrado diverse richieste inoltrate ai competenti uffici comunali e alla Soprintendenza, finora non sono riusciti ad ottenere risultati incoraggianti. La chiusura di San Francesco fa il paio con quella della Grangela. L’antico monumento di natura idrica non è fruibile ormai da più di due anni a causa di una banale dispersione di energia elettrica. Soprattutto l’associazione archeologica Finziade ne ha chiesto nei mesi scorsi la riapertura. Idem per il museo di via Dante. Lo scorso mese di febbraio da Palazzo di Città era stata inoltrata una richiesta alla Soprintendenza per conoscere i tempi di riapertura del museo ma anche in questo caso nulla di fatto.  L’arrivo della stagione estiva porterà in città diversi gruppi di turisti, invogliati anche dalla possibilità di visitare i siti storici presenti sul nostro territorio. Ma il prodotto offerto, visto il perdurare dell’interdizione a vari monumenti, sarà solo parziale.