Militari della Guardia di Finanza di Licata hanno eseguito un sequestro per equivalente, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Agrigento finalizzato al recupero delle imposte evase, eseguito nei giorni scorsi e conclusosi con il sequestro di due terreni e due camion frigo, per un valore complessivo superiore a 100.000 euro. L’attività delle Fiamme Gialle, coordinata dal Sostituto Procuratore dr.ssa Silvia Baldi della Procura della Repubblica di Agrigento, ha sinora consentito di quantificare in oltre 60 tonnellate i prodotti ceduti in frode ad imprese clienti nazionali. Il sistema di frode, posto in essere da un imprenditore dell’agrigentino, è stato caratterizzato dalla mancata applicazione delle norme che disciplinano la corretta indicazione dell’origine della merce in violazione all’art. 18 del regolamento CE nr. 178/2002, che impone agli operatori del settore alimentare un sistema di rintracciabilità in tutte le fasi della produzione, trasformazione e della distribuzione degli alimenti. In particolare, è stato accertato che dal 2011 fino ai primi mesi del 2016, l’azienda sottoposta a verifica ha importato prodotti vegetali dalla Tunisia per un quantitativo pari a circa € 4.800.000,00, collocando nella rete distributiva dei mercati nazionali e regionali Kg. 64.394,00 di frutta e verdura importata dal nord Africa, che però veniva “spacciata” per “coltivata in Italia”, visto che veniva fatturata con l’apposizione della dicitura “prodotto di origine italiana”. L’avvio delle indagini, è scaturito in prima battuta da controlli di polizia tributaria che hanno evidenziato l’inosservanza dell’obbligo delle dichiarazioni fiscali e l’omesso versamento delle imposte dovute.
ADV
La verifica fiscale, resa particolarmente ostica dalla circostanza che il contribuente aveva occultato i registri contabili obbligatori, le fatture e le bollette doganali, ha così permesso di ricostruire tutte le operazioni economiche relative alle importazioni dalla Tunisia ed alle vendite, facendo emergere tutti i passaggi tra fornitore e clienti. L’attività ispettiva si è quindi conclusa con la segnalazione per il recupero a tassazione di un imponibile di circa 4 milioni di euro ed un’imposta complessivamente evasa pari a circa 1 milione di euro. A seguito della ricostruzione di tutti i passaggi economici, fiscali e commerciali il titolare dell’impresa è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento per i reati di frode in commercio, omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali ed occultamento delle scritture contabili obbligatorie. Le indagini continueranno per verificare eventuali analoghi comportamenti illeciti da parte di imprenditori scorretti, che con le loro azioni danneggiano non solo il corretto funzionamento del mercato, ma mettono in serio pericolo anche la sicurezza dei consumatori.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.