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L’ANNO NUOVO POTREBBE ESSERE UN NUOVO INIZIO PER LICATA?

Per Licata, il 2022 inizia con una buona notizia, sono state finanziate ben quattro opere pubbliche: la riqualificazione della via Principe di Napoli; la manutenzione straordinaria per il recupero del Palazzetto dello Sport; l’ammodernamento di ulteriore impiantistica sportiva volta alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale; nonché un intervento mirato al restauro del nostro Palazzo di Città. Con decreto interministeriale del 30 dicembre 2021, infatti, la nostra città, risulta inserita nella graduatoria dei 483 comuni beneficiari del contributo (5.000.000,00 di Euro, il massimo previsto per gli enti locali della nostra dimensione) da destinare ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il primo a divulgare la bella notizia è stato l’ex sindaco Angelo Cambiano, con un video pubblicato su facebook, orgoglioso di aver contribuito, in parte, al raggiungimento di tale ragguardevole obbiettivo. Ora, senza voler minimamente sottrarre meriti a chi ne vanta, ritengo più che doveroso fare il giusto plauso all’amministrazione in carica nella figura del sindaco Galanti, nonché ai funzionari e ai tecnici comunali che hanno redatto i progetti, elaborato i documenti e curato il successivo iter procedurale che ha consentito (questa volta, senza intoppi) di accedere al corposo finanziamento. Il Comune di Licata, è bene dirlo, grazie alla bontà della documentazione presentata, risulta a pieno titolo nell’elenco delle opere ammesse e finanziate. Fin quì tutto bene, dunque, ma ritengo sia anche giusto portare a conoscenza dei concittadini licatesi che tale importante risultato è solo un primo “step” di un lungo e complesso iter che prevede l’obbligo dei comuni beneficiari dei finanziamenti (pena la revoca) di ottemperare a tutta una serie di adempimenti nei tempi e nei modi previsti dal citato decreto. A tal proposito, nello spirito di quello che mi auguro possa essere, non solo l’inizio di un nuovo anno, ma un nuovo modo di essere cittadino attivo e partecipe del buon andamento della propria comunità, mi permetto di suggerire al Sindaco Galanti di costituire un apposito organismo comunale che abbia quale unica priorità quella di seguire passo, passo ogni successivo passaggio tecnico e burocratico al fine di scongiurare ritardi e inadempienze tali da mettere minimamente a rischio una tale opportunità. Leggendo il citato decreto e in virtù della mia passata esperienza amministrativa, sono portato a ritenere che la tempistica degli adempimenti richiesti impongono la massima attenzione e l’avvio celere dei successivi passaggi. Per fare un esempio cito il fatto che tre delle opere finanziate (le più corpose) necessitano della progettazione esecutiva (il costo è inserito nel medesimo contributo) e del conseguente tempo per la sua redazione. Tenuto conto che nessun costo aggiuntivo è a carico del bilancio comunale – non è richiesto nessun cofinanziamento o altra risorsa pecuniaria per il completamento dei progetti – l’unico fattore che potrebbe vanificare l’egregio lavoro fin qui fatto sarebbe il mancato rispetto dei termini e delle condizionalità previste dal decreto di finanziamento. Sono consapevole delle difficoltà (causa pensionamenti) in cui si trova attualmente il nostro ente in materia di personale, ma ritengo che vada fatto ogni sforzo possibile per consentire l’istituzione di un siffatto ufficio comunale. Solo così si può avere la certezza di cogliere a pieno ogni possibilità di finanziamento esterno ed ogni importante opportunità che si presenta senza bisogno di fare i conti con le criticità delle finanze comunali. Mi riferisco anche all’attenzione che tale ufficio potrebbe dedicare al buon fine del finanziamento regionale di 30.000.000,00 di euro, stanziati anni fa per far fronte al dissesto idrogeologico del nostro territorio e di cui ancora non si vede nessun lavoro appaltato. Sempre il medesimo organismo potrebbe seguire e sfruttare a pieno le opportunità offerte dall’inserimento del porto di Licata nell’Autorità sistema portuale della Sicilia occidentale, oltre a sviluppare i contenuti del protocollo d’intesa che il nostro comune ha siglato con le Ferrovie dello Stato per la riqualificazione e la valorizzazione delle aree adiacenti la stazione ferroviaria di Licata. Stiamo parlando di ingenti finanziamenti e significative opportunità che se colti a pieno potrebbero cambiare volto alla città e che a mio avviso dovrebbero rappresentare l’obbiettivo principale dell’azione politica della nostra attuale amministrazione comunale.
Ritornando all’auspicio di un nuovo modo di essere cittadini attivi e desiderosi di migliorare il bene comune, cogliendo tutte le opportunità che oggi si stanno prospettando alla nostra città, ritengo sia doveroso un gesto di pace da parte di tutti. Quale modo migliore per iniziare il nuovo anno ed inaugurare una nuova e più fruttuosa stagione politica per la nostra città, se non quello di mettere da parte qualsiasi atteggiamento critico per il tempo necessario a ragionare su quanto di buono ancora si può fare collaborando in nome e nell’interesse di Licata. E non mi riferisco solo agli esponenti più o meno autorevoli della politica cittadina, ma anche a tutti coloro che, in maniera volontaristica, possono mettere a disposizione della città, professionalità e competenza per raggiungere gli obbiettivi sopra accennati. In tutte e due i casi, la prima mossa spetta al sindaco Pino Galanti: a lui, in qualità di primo cittadino è demandato il potere e la responsabilità (cosa, tra l’altro, ribadita da Cambiano a conclusione del suo video messaggio) di compiere tutti i successivi passaggi ed ogni atto necessario per ottenere i finanziamenti di cui sopra; a lui spetta il compito di favorire un percorso di distensione e collaborazione sia di parte politica, sia da parte della cosiddetta società civile. Dal suo atteggiamento, nei giorni a seguire, capiremo se l’anno nuovo sarà l’inizio di una nuova stagione, quella dell’ascolto, della collaborazione e della condivisione d’intenti tanto auspicata e spesso e volentieri invocata dal capo della nostra amministrazione, ma mai, nei fatti, concretizzata.

Angelo Biondi