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Leggere notizie positive è spesso meno frequente che leggerne di negative. Ma ciò non significa che anche le cose belle comunque accadano. E’ il caso di un piccolo, ma significativo intervento di rete fra l’Asp di Agrigento, il comune di Licata e l’associazione di volontariato Help.
Tutto avviene nel giro di poche ore, Martedì 6 Luglio, quando lo psicologo in servizio all’Usca di Licata, Francesco Gallì, intercetta il disagio di una famiglia di egiziani, posti in quarantena ormai da 12 giorni, ritrovatisi in situazione precaria a causa dall’assenza di una rete socio-familiare di riferimento, che spesso è indispensabile nelle situazioni legate alla quarantena. In sostanza la famigliola è rimasta isolata e impossibilitata a soddisfare anche i bisogni essenziali legati al reperimento di generi di prima necessità.
Intercettata la criticità, lo psicologo avverte i servizi sociali del comune di Licata nella persona di Patrizia Alabiso, la quale immediatamente si attiva e fa da tramite con l’associazione Help di Pippo Cellura che a sua volta si occupa della gestione del banco alimentare. Nel giro di poche ore si appronta un pacco con i generi di prima necessità che viene consegnato la sera stessa alla famiglia destinataria.
Insomma, una piccola storia di ordinaria efficienza che fa capire quanto sia importante il coordinamento di rete tra istituzioni e privato sociale.