La morte di Papa Francesco è stato un evento planetario seguito in ogni parte del Mondo. Un momento mediatico tra i più rilevanti della Storia. Non solo della Cristianità. Migliaia i cronisti internazionali che hanno seguito e raccontato i fatti, arrivati a Roma da ogni parte del Globo in rappresentanza di Tv, portali e radio. Da noi in Italia, per Mediaset, il racconto ha avuto soprattutto un volto e un nome: quello di Fabio Marchese Ragona, vaticanista della Rete pluralista italiana e coautore della prima biografia del defunto Pontefice argentino. Di Fabio – siciliano d’adozione (per l’esattezza di Canicattì) – abbiamo tutti apprezzato i toni sempre pacati, lo stile impeccabile e il racconto chiaro e sempre elegante di quanto successo a Roma in questi giorni di passione. Un cronista sinceramente apprezzato dal Papa (due le interviste esclusive a lui rilasciate durante il Pontificato di Bergoglio e trasmesse da Mediaset) e da tutti noi che in questi giorni abbiamo avuto nelle emittenti televisive un continuo motivo di aggiornamento. Marchese Ragona ha personificato l’idea di Vaticanista entrando nelle nostre case con uno stile e una qualità del livello di informazione elevatissimi. Da siciliani, un orgoglio in più.
Giuseppe Cellura
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