In memoria dell’illustre Calogero Carità Onorio uno spazio è stato “disegnato” all’interno del quartiere Marina su iniziativa del consigliere comunale Fabio Amato.
“Calogero Carità, storico Licatese, ci ha lasciati improvvisamente l’11 agosto dello scorso anno, durante la presentazione di un libro che si teneva all’Interno del Chiostro della Badia, sede del museo archeologico di Licata, luogo a lui molto caro poichè negli anni ‘70 era stato tra i suoi fondatori – scrive Amato in un post – È stato colpito da un arresto cardiaco mentre raccontava al pubblico attento le sue origini e gli anni della sua infanzia trascorsi tra via lunga e via Sant’Andrea, nel cuore della Marina.
Per questo motivo, spinto dalla mia amica Anna Bach, autrice del progetto street art alla Marina, ho deciso di utilizzare uno spazio proprio in via Sant’Andrea, dedicandolo alla sua memoria.
Dopo la sua morte lessi tanti pensieri, frasi di stima e apprezzamenti per grande impegno profuso per la ricerca storica, archivistica, archeologica e per la cultura in generale; una poesia in particolare mi colpì per la semplicità delle sue parole, scritte in dialetto licatese e composte dal Cuntastorie Mel Vizzi, presente al Chiostro della Badia la sera in cui Lillo se ne andó per sempre – continua Amato –
Coinvolgendo Mel e tutti gli artisti della Putia del Cuntastorie, Daniele Costa, Enza Scerra, Angelo Faraci, Angela Ferro, Mariella Profumo, abbiamo abbozzato una idea progettuale che abbiamo immediatamente sottoposto all’attenzione della famiglia di Calogero Carità, che non ha esitato ad accoglierla e condividerla.
Oggi, a 9 mesi dalla sua scomparsa, inauguriamo il primo ricordo pubblico del grande storico licatese innamorato follemente della sua città di origine, quell’Alicata Dilecta cui dedicó l’ultima enciclopedia storica che ogni licatese conserva preziosamente nella propria biblioteca.
Ringrazio gli artisti che in questi giorni hanno lavorato alla realizzazione di questo capolavoro che doniamo alla città di Licata, affinché rimanga vivo il ricordo dell’amico Lillo Carità”.