Licata: “Il rispetto è il primo passo per combattere la violenza di genere”
Si è svolto oggi, presso la sede EUROFORM di Licata, un importante evento sulla “violenza contro le donne”, un’occasione per riflettere su uno dei temi più urgenti e drammatici della nostra società. La conferenza, che ha visto la partecipazione di relatori di grande esperienza, è stata moderata con professionalità dall’avvocata Gloria Incorvaia e arricchita dagli interventi del Capitano Marco Massimino, comandante della locale compagnia Carabinieri, del Cavaliere dott. Paolo La Quatra, presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Licata, accompagnato dal Cavaliere Paolo Calatozzo, già comandante della stazione carabinieri di Licata e dal Cavaliere Giuseppe TIRRITO, già vice comandante della stazione carabinieri di Ravanusa, nonché dal gruppo delle benemerite, la componente femminile del sodalizio. Hanno altresì relazionato le volontarie dell’Osservatorio Permanente Anti Violenza di Genere (OPA) e Don Pino Agozzino, parroco della chiesa di Sabuci.
Tutti i relatori hanno affrontato il tema della violenza di genere non solo come questione di cronaca o statistiche, ma come una piaga sociale che mina le fondamenta delle comunità. Hanno sottolineato l’importanza di sensibilizzare e responsabilizzare soprattutto i giovani, definiti il motore del cambiamento.
Il Presidente dell’ANC ha richiamato l’attenzione sul valore del rispetto: “Come disse Gandhi: ‘Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.’ La soluzione sta nella vostra testa, nei vostri cuori e nelle vostre scelte. Il rispetto è la chiave: significa riconoscere nell’altro una persona con cui condividere, crescere e collaborare, non un oggetto da possedere”.
Il Capitano Marco Massimino ha messo in evidenza il ruolo delle forze dell’ordine nel contrasto alla violenza di genere, ribadendo l’importanza di denunciare. “Denunciare è fondamentale,” ha affermato, “ma non possiamo limitarci a intervenire sui sintomi: dobbiamo lavorare insieme per eliminare le cause profonde della violenza.”
Le volontarie dell’OPA hanno condiviso toccanti testimonianze del loro impegno quotidiano accanto alle vittime, evidenziando come ogni gesto di solidarietà e ascolto possa fare la differenza. Don Pino Agozzino ha invece sottolineato l’urgenza di educare al rispetto fin dalla giovane età, affidando alle famiglie e alle scuole il compito di costruire una società più giusta e inclusiva.
Un evento che ha lasciato l’auditorio con una sfida: non rimanere indifferenti, ma fare del rispetto una regola di vita. Perché Ilaria cambiamento inizia da ognuno di noi.
I lavori su sono conclusi con la consegna di targhe ricordo a favore di alcune classi che si sono distinte per la realizzazione di alcuni video sul tema.