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È stato un pomeriggio stimolante e particolarmente sentito quello che si è svolto ieri presso la sala convegni del Carmine di Licata. In occasione della giornata internazionale della donna la Fidapa di Licata ha reso omaggio alla figura femminile attraverso una serie di interventi molto apprezzati dalla platea.
Ad aprire i lavori è stata la vice presidente Anita Montana ringraziando i presenti e annunciando l’assenza della Presidente Adele Filì dovuta a motivi strettamente personali, è stata la giornalista Angela Amoroso a leggere il saluto che la Presidente ha voluto comunque rivolgere ai suoi ospiti e l’augurio rivolto a tutte le donne di essere responsabili della propria vita e consapevoli del proprio ruolo.
Successivamente il Prof. Franco La Perna ha presentato i frutti di una sua ricerca in merito alle figure femminili nel panorama storico licatese, le notizie ricavate sono state accolte positivamente dagli ospiti presenti: da Anna Maria Serrovira ad Ines Giganti Curella passando per Bruna Montana Malfitano, prima donna consigliere comunale a Licata, e tante altre che hanno contributo a creare anche nel nostro Paese la figura di una donna emancipata.
Dalle donne del passato alle donne di oggi con tre grandi professioniste che attraverso le domande della giornalista Angela Amoroso si sono raccontate e hanno raccontato ai presenti aspetti interessanti delle loro vite professionali e personali.
La prima è stata Monica Santamaria, ricercatrice e docente universitaria presso la Facoltà di Ingegneria chimica di Palermo, un settore prettamente maschile in cui occorre sgomitare più dei colleghi uomini per emergere e per risultare una brava insegnante agli occhi degli studenti; quando poi si emerge si è costretti a fare anche alcune rinunce personali e in quel momento risulta fondamentale la collaborazione e la partecipazione della famiglia per mantenere un equililbrio tra carriera e vita privata.
In seguito è stata la volta di Vania Pistolozzi, direttore marketing di affermate aziende alimentari e vitinicole, che ha raccontato dei suoi trascorsi professionali in Italia e all’estero, di come ancora nel nostro Paese si faccia fatica ad emergere rispetto ad altri nazioni, del suo passato sportivo agonistico sugli scii supportata dal padre che le ha permesso di impostare la sua visione di vita tenendo conto di regole e disciplina – capisaldi fondamentali anche per il raggiungimento di obiettivi professionali – e di come oggi il suo compagno un importante punto di riferimento.
Ultima ma di certo non meno importante la testimonianza di Giulia di Vincenzo, un passato da biologa e una sterzata successiva nel mondo agricolo , sua vera passione, rilevando l’azienda agricola di famiglia che porta il suo cognome. Per una donna entrare a contatto con un mondo in cui occorre sapersi relazionare anche con figure molto distanti da sé non sempre è facile, soprattutto all’inizio, ma caparbietà e un pizzico di intransigenza le hanno permesso di raggiungere obiettivi importanti, trasformare e migliorare l’azienda e magari tra qualche anno passare il testimone alla figlia, che potrà continuare se lo vorrà l’attività di famiglia.
Ad intervellare le tre relatrici il poeta licatese Renzo Peritore: attraverso due poesie in italiano e una in dialetto da lui composte ha permesso al pubblico presente di riflettere sul ruolo della donna ma anche di trarne delle riflessioni.
Le conclusioni sono state affidate alla socia onoraria della Fidapa, Bruna Montana Malfitano, che ha ripercorso i grandi passi in avanti compiuti dalle donne in questi anni e i passi che ancora che ancora si dovranno fare, perchè “essere donna è una sfida che non finisce mai.”