In occasione del decimo anniversario dell’uccisione di Enzo Baldoni, registriamo il seguente intervento del Presidente del Consiglio comunale, Saverio Platamone: “Dieci anni fa in Iraq barbari assassini uccidevano un uomo di pace, un amico di Licata, Enzo Baldoni, che trascorreva ogni anno le sue vacanze nella nostra città dove è nata la moglie Giusi. Oggi, come ieri, siamo consapevoli che le ore di trepidazione vissute dalla famiglia, dalla notizia del sequestro a quella della uccisione, proprio nella casa paterna della moglie in corso Roma, e il dolore atroce per un delitto che ha ancora molti misteri, non possono essere dimenticate. Anzi il nostro impegno deve essere costante per far vivere il ricordo di chi come Enzo Baldoni ha speso la sua vita per gli altri impegnandosi in missioni umanitarie e narrando poi tutto quello che i suoi occhi attenti e vigili scoprivano. Licata, – prosegue il Presidente del Consiglio comunale – grazie all’impegno del professor Francesco Pira e del Dottor Giuseppe La Rocca, che presentarono l’istanza, e di mio padre l’ex sindaco e consigliere Giovambattista Platamone, che sostenne la necessità di intitolare una piazza prima della scadenza dei dieci anni dalla morte come prevede la legge, e grazie alla benevola accoglienza dell’allora Sindaco Angelo Graci e del Prefetto e del Ministero degli interni, oggi ha, prima città in Italia, un luogo che ricorda Enzo Baldoni. Ma Licata, è bene ricordarlo, si mobilitò per chiedere al Governo un impegno forte per la restituzione delle spoglie del povero Enzo alla famiglia, attraverso una raccolta di firme ed una veglia, ma anche con lettere alle autorità, promosse sempre da Pira e La Rocca. A nome del Consiglio Comunale, che ho l’onore di presiedere, – conclude Platamone – sono vicino alla moglie Giusi, ai figli Gabriella e Guido, e a tutti le amiche e gli amici che vogliono ricordarlo privatamente o con iniziative pubbliche (come quella di questa sera a Piano Quartiere) e auspico che anche nelle scuole della città possa essere ricordata la figura di Enzo Baldoni che è testimonianza di un impegno sociale di altissimo livello. Spero che si possa non soltanto continuare ad onorare la sua memoria ma che possa rimanere vivo il suo ricordo non soltanto per le cose che ha fatto o che ha scritto ma per lo stile, l’eleganza, l’onestà intellettuale con cui Enzo Baldoni ha lasciato un segno indelebile nei nostri cuori”.
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