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L’avvocato licatese Gioacchino Amato lancia una serie di temi promuovendo un dibattito tra candidati alle politiche e alla nazionali.

Siamo già nel vivo della campagna elettorale. Al riguardo, mi piacerebbe entrare nel merito dei problemi della nostra città e conoscere le posizioni dei vari candidati licatesi alle elezioni politiche nazionali e regionali, in materia di:

a) energia. Considerato che la Sicilia è la Regione a più alta solarità d’Europa, tanto da lasciar ritenere che il sole sia l’oro giallo e tenuto conto che in inverno aumenteranno drasticamente le bollette di luce e gas, quali posizioni hanno in merito al solare e l’eolico. Il 91% dei progetti eolici sono stati bocciati per vincoli paesaggistici. I nostri candidati sono in favore di una legge che consenta di derogare ai vincoli paesaggistici, tenuto conto della grave emergenza energetica in atto?;

b) siccità. A Licata il settore agricolo è stato colpito duramente dalla mancanza di pioggia. Eppure Licata è una città circondata dal mare. Basterebbe un dissalatore per risolvere il problema. Eppure a giugno il Parlamento ha approvato la legge salva mare che rende proibitivo realizzare un dissalatore perché la reimmissione nel mare della salamoia altererebbe l’equilibrio idrosalino del mare. Quali iniziative intendono intraprendere per fronteggiare questo problema;

c) smaltimento rifiuti. Realizzare un termovalorizzatore richiede 10 anni tra processo autorizzativo, realizzazione e funzionamento. Quali misure tampone vogliono intraprendere, anche a livello legislativo, per evitare il protrarsi della situazione in atto che potrebbe arrecare gravi epidemie e pregiudicare la salute pubblica;

d) aeroporto. Non bisogna smettere di parlarne. Nelle Canarie ci sono 4 isole, 2 milioni di abitanti e 3 aeroporti internazionali. La Sicilia ha 5 milioni di abitanti, ma soli due aeroporti internazionali, ed 1 aeroporto (Comiso) a scartamento ridotto. Troppo poco. Il nisseno e l’agrigentino non sono presidiati. I veri nemici del nostro aeroporto sono i rappresentanti istituzionali di Palermo e Catania, che non vogliono aeroporti minori che diminuiscano il volume dei loro passeggeri. La questione va posta con forza su tutti i tavoli istituzionali. I nostri candidati ci credono o meno in questa battaglia?

Questi sono i primi temi che mi vengono in mente. Propongo di raccogliere tutte le domande che i cittadini ritengono utili ed organizzare un pubblico dibattito.