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Franco Gallì, commerciante del centro storico, palesa tutto il malessere e le difficoltà dei commercianti licatesi le cui attività sono chiuse ormai da settimane.

Al di là dei pochissimi esercizi autorizzati alla prosecuzione delle attività, e in considerazione delle previsioni di riapertura, probabilmente parziale a partire dalla seconda metà di Aprile, è chiaro che le attività commerciali di Licata pagheranno un costo altissimo per questa pandemia.
Già la situazione non era delle migliori, dovuta in parte al tessuto economico della città, in parte alla rivoluzione delle vendite on line, entrambi fenomeni che seppur con caratteristiche diverse hanno finito per incidere pesantemente sul giro d’affari.
Adesso si prospettano tempi notevolmente peggiori, e per alcuni, probabilmente arriverà il momento della scelta se chiudere definitivamente. I mancati incassi di questi quaranta giorni genereranno una crisi di liquidità che a cascata andrà a incidere sulla solvibilità dell’azienda. Come si pagheranno i fornitori, ma non solo quelli, anche le tasse, gli affitti, le “semplici” utenze?
E poi, alla ripartenza, siamo sicuri che le cose torneranno come prima ? Per quanto ancora vigeranno il divieto di assembramento e conseguentemente l’impossibilità di organizzare eventi che sono uno dei motori principali del commercio? Infine, tutte le persone che per il momento non stanno lavorando, e sono senza protezione, come potranno permettersi di ricominciare ad alimentare i consumi ? Occorrerà ricostruire sulle macerie?
Anche la situazione dii un altro settore, in prepotente sviluppo in questi anni, quello del turismo e dell’enogastronomia non se la passerà tanto meglio. A Licata insistono sul territorio almeno 150 strutture ricettive e una cinquantina di attività di ristorazione. Molte di esse vivono del flusso turistico proveniente dall’esterno del territorio. Quando si riprenderà a viaggiare? La situazione che si prospetta è veramente carica di funesti presagi. E’ chiaro che in questo momento occorre pensare a preservare la salute, presupposto principale per ogni altro discorso che abbia senso, tuttavia guardare un po’ più avanti alle prospettive che si apriranno è importante per provare a tenerci pronti.
Esistono soluzioni in grado di poter perlomeno mitigare lo tsunami economico in arrivo? E’ il pensiero che ci assilla in queste notti insonni!