Vigilia di derby per il Licata che domani affronterà l’Akragas al Dino Liotta. Un derby da un sapore particolare ma pur sempre sentito. Un derby che sarà vissuto in modo particolare dallo stesso patron gialloblu Giuseppe Deni, negli anni passati anche presidente della compagine biancoazzurra ma che quest’anno ha deciso di tornare a Licata dopo aver fatto un tentativo concluso male diversi anni fa quando restò in carica per pochi mesi. Da quando invece ha deciso di tornare Deni si è mostrato interessato a restare a Licata a prescindere dal conseguimento o meno della salvezza, obiettivo che comunque resta ancora il traguardo seppur molto ambizioso di mister Tarcisio Catanese e del gruppo di giocatori da lui allenati. Il tecnico infatti ha dichiarato più volte di continuare a sperare di raggiungere la salvezza sino a quando la matematica non condannerà definitivamente il Licata e sino a quando ci saranno le possibilità per farlo. I giocatori dal canto loro hanno dimostrato impegno e spirito di sacrificio decidendo di restare a Licata seppure tra le mille difficoltà avute nel corso di questo campionato e da quando la società è stata rilevata dal gruppo di soci vicini a Giuseppe Deni ha lavorato con più serenità, compattezza e continuità, caratteristiche che sono mancate sino a dicembre e che hanno condizionato pesantemente la prima metà del campionato con il Licata che è sempre stato in coda alla classifica. Domani però è una gara a sé, il derby con l’Akragas è sempre stato una storia a parte dove non contano i punti di distacco e non contano le differenze atletiche tra le due compagini, valgono solo i 90 minuti di gioco ed è certo che la formazione gialloblu ce la metterà tutta per fare del proprio meglio e magari ottenere la prima vittoria proprio contro gli agrigentini. Non saranno del match l’esterno Marco Saluto e il difensore Filippo Raimondi, ancora in forse anche l’impiego di Romeo, mister Catanese dovrà valutare oggi se utilizzarlo o meno. In forse anche la presenza dei tifosi in curva, che quest’anno inizialmente avevano deciso di non sostenere la squadra e anche nelle ultime settimane si sono astenuti dall’incitare i gialloblù, ma domani potrebbe trattarsi anche in questo caso di una storia a sé.
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