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Durissima replica del sindaco Balsamo e dell’Assessore Licata D’Andrea al Licata Calcio

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 Durissima nota dell’Amministrazione Comunale. Forse la più dura emessa nei primi cento giorni dell’era Balsamo. Il comunicato stampa arriva nel tardo pomeriggio ma le parole usate dal primo cittadino e dal titolare dello sport sono pesanti come macigni. Ecco il testo della nota inviata da Palazzo di Città

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Il Sindaco, Angelo Balsamo, e l’assessore allo sport, Massimo Licata D’Andrea, non ci stanno alle accuse di sperpero di pubblico denaro per la manifestazione “Licata tra Vele e SaporiMassimo Licata D'Andrea e Angelo Balsamo, che tanto successo ha avuto a qualsiasi livello, e di disimpegno nei confronti del Licata calcio, accuse lanciate dall’attuale dirigenza del sodalizio gialloblù, e pertanto replicano non solo allo scopo di rigettare le accuse ma anche al fine di chiarire l’operato dell’Amministrazione. <<Apprendo con dispiacere e anche con molta amarezza quanto è stato dichiarato dai dirigenti del Licata calcio – sono le parole del sindaco Balsamo – . Ho evitato di replicare subito per non influenzare la squadra che si apprestava ad affrontare una difficile trasferta. Ora rispondo con la consapevolezza di avere fatto tutto quello che era nelle mie possibilità, personali e di amministratore comunale, come sanno perfettamente i dirigenti, i tifosi e gli appassionati di calcio, come sanno perfettamente i dirigenti, i tifosi e tuti gli appassionati di calcio. Infatti, mi sono adoperato per l’iscrizione, mi sono impegnato a cercare uno sponsor e, addirittura, anche a ad agevolare una campagna di abbonamenti. Ma, dico con franchezza, che chi vuole investire nel calcio e mettersi a capo di una dirigenza deve investire capitali propri senza pensare di riaverli  indietro e non può pensare di guidare sodalizi contando sui contributi e le sponsorizzazioni. Il Comune non ha fondi>>. In quanto alla manifestazione “Licata tra vele e sapori”, il primo cittadino sottolinea che <<il contributo erogato  per l’organizzazione di un evento che ha avuto vasta eco positiva ed un vero e proprio successo, è stato modesto e  prelevato dai fondi che il Comune ha incassato per l’imposta di soggiorno, fondi vincolati per la promozione turistica. Una manifestazione che, per quattro giorni, grazie anche ai mezzi di telecomunicazione che sono stati impegnati nel seguire l’evento, che ha visto la partecipazione di personaggi del calibro di Cino Ricci e Pino Cuttaia,  ha fatto di Licata il centro dell’attenzione a livello nazionale, sia sotto l’aspetto sportivo sia sotto quello eno- gastronomico, che musicale e socio – culturale. E questo grazie anche al gioco di squadra che ha visto coinvolti sia il pubblico che il privato>>. Concludendo il Sindaco così afferma: <<Essere dirigenti del Licata calcio è una grandissima responsabilità per la storia della società gialloblù. Tutto quello che un sindaco, un licatese che ama il calcio,  come il sottoscritto, poteva fare, l’ho fatto e lo rifarei. Sono pronto a qualunque confronto con i dirigenti e i tifosi proprio perché sono sereno per le azioni compiute. Chi vuole creare scontro con l’Amministrazione comunale per nascondere le proprie incapacità o   perché vengono fuori le inconsistenze economiche della società che rappresenta,  gioca sporco e questo non lo tollero>>. L’assessore allo sport. Massimo Licata D’Andrea, evidenzia il fatto che i dirigenti del Licata calcio, prima di criticare l’operato dell’Amministrazione comunale, solo qualche giorno prima,  lo avevano  elogiato per quanto aveva sino ad allora fatto nell’interesse del maggiore sodalizio sportivo cittadino. Quindi,  ribadisce l’impegno per cercare di dare un supporto alla società calcistica; ricorda le tante riunioni con imprenditori locali,  nel tentativo di convincerli a contribuire, di essersi più volte autotassata, mettendo soldi di tasca propria per  permettere l’iscrizione della squadra, ed di aver fatto ogni utile verifica per poter attingere dalle tasse comunale somme da poter destinare a questo tipo di sostegno. Ma nella situazione attuale, in fase di bilancio non approvato, ciò non è tecnicamente possibile. <<Anche quando il bilancio sarà approvato – aggiunge testualmente l’assessore Licata D’Andrea –  io penso che, comunque , sarà necessaria una riflessione politica e profonda e cioè valutare se i soldi di onesti contribuenti, che rappresentano i sacrifici di ogni cittadino licatese, possano essere concessi senza una garanzia di un solido progetto sportivo e finanziario, Penso che anche il più sfegatato tifoso abbia il buon senso di capire che non è possibile risolvere il problema con un contributo che ti permetta di andare avanti qualche mese e poi ritornare al punto di partenza, così come neanche si può pensare che siano i contribuenti a sostenere un intero campionato di una società inconsistente da un punto di vista finanziario.  Un mio stretto parente, che ha fatto calcio ad alti livelli in questa città, mi ha dato un insegnamento importante dicendomi  che, per avere successo, una società sportiva non deve mai avventurarsi a fare un bilancio preventivo facendo affidamento su entrate non certe quali l’incasso e i contributi degli enti,  ma deve contare e programmare contando solo sull’apporto finanziario dei propri soci e sui contratti di sponsorizzazione già sottoscritti. Dopo se quelle entrate incerte diventano entrate reali tanto meglio.  Ciò non di meno noi non intendiamo abbandonare il Licata alla deriva, continueremo ad adoperarci per trovare gli aiuti necessari nei limiti delle nostre possibilità giuridico-amministrative e finanziarie, anche se ai dirigenti del Licata calcio chiediamo  di rivedere le dichiarazioni fatte nel corso degli ultimi giorni, per cercare di riunire tutte le forze e, alla pari di quanto avvenuto per la manifestazione velica – eno gastronomica, trarre il meglio da ogni componente, così come, peraltro, auspicato anche dallo staff tecnico con il comunicato stampa lanciato ieri. In particolare mi è sembrata irrispettosa e fuori luogo la dichiarazione fatta da alcuni componenti della società di calcio, che hanno provato a spostare le responsabilità sulla amministrazione, affermando che questa amministrazione potrebbe essere ricordata come quella che ha fatto finire il Licata calcio. Mi sembrano dichiarazioni assurde anche perché penso che il senso di responsabilità debba portare a preoccuparsi di essere la società che ha determinato la fine del Licata calcio. Ma, sono sicuro. Nessuno vuole assolutamente la scomparsa della più importante  società calcistica licatese>>. 

 

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