Gli obiettivi principali dell’azione – è scritto nel fax – sono il decreto così detto “Sblocca Italia”, con il suo articolo 18 (che prevede misure che sbloccano le attività di prospezione ed estrazione di idrocarburi nei mari italiani), e la Valutazione d’Impatto Ambientale positiva concessa al progetto “Offshore Ibleo”, riguardo alla quale Greenpeace ha prodotto un rapporto che dimostra la lacunosità e l’approssimazione della decretazione in questione. Contro questo provvedimento, Greenpeace e una larga coalizione di governi locali e associazioni ha inoltre promosso un ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale
Piuttosto, gli attivisti vogliono dare voce ai “comitatini” (secondo definizione usata dallo stesso Renzi), cioè a quella crescente rete di cittadini sempre più preoccupati per la deregulation delle trivelle, e chiedono che il Governo si confronti quanto prima nel merito dei motivi della protesta con Greenpeace. Il fax si chiude ricordando al Presidente del Consiglio e ai ministri, gli stretti legami tra il modello di sviluppo basato sui combustibili fossili e i disastri causati dai cambiamenti climatici: “È inutile piangere i morti e i danni a Genova, se non si ha il coraggio e la responsabilità di cambiare verso alle politiche energetiche e ambientali