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C’è agitazione nel comparto edile licatese. La direttiva sindacale che ha fissato come obiettivo gestionale la mancata rateizzazione degli oneri di urbanizzazione e la mancata autorizzazione per le opere di compensazione al posto degli stessi oneri è aspramente contestata dall’intero settore. E’ chiaro che si tratta di un escamotage (permesso dalla legge) per far quadrare i conti e arrivare all’approvazione di un bilancio che tutt’ora è ancora lontano dall’avere una forma ben definita. A prendere posizione in maniera forte, chiedendo l’immediato ritiro del provvedimento, è la Cna Licata con il presidente Piero Caico. “Questa direttiva è un’altra mazzata all’economia cittadina – le sue parole – che porterà ad un blocco delle costruzioni e avrà ricadute pesantissime sul turismo. Che sono le uniche fonti di sfogo per l’economia della nostra città. Si ritiri immediatamente il provvedimento perché rischiamo di assistere al collasso totale dell’economia con ovvi problemi per l’intero indotto del settore”. Caico chiama quindi direttamente in causa la politica. “Licata non ha una zona artigianale e si trascina con un piano regolatore a cui non viene messo mano da decenni. Senza voler entrare nel dettaglio di questioni burocratiche-amministrative e di bilancio, rivolgo un appello a tutti i consiglieri (sia di maggioranza che di opposizione) affinchè si intervenga in maniera decisa per fermare questo iter il prima possibile. Oltretutto voglio ricordare – conclude il presidente di Cna Licata – che le aliquote sugli oneri di urbanizzazione di Licata sono tra i più alti dell’intera Regione. In un periodo in cui si stava iniziando ad intravedere una luce connessa agli investimenti turistici, questa direttiva sarebbe la fine di tutto”.