Nulla di fatto dal tavolo di concertazione tra le organizzazioni sindacali dei dipendenti comunali e la parte pubblica. Ecco il documento della Cisl Funzione Pubblica.
La seduta di concertazione di ieri 7 marzo a seguito dell’assemblea dei lavoratori, che avevano decretato lo stato di agitazione, aveva come ordine del giorno: a) malessere dei lavoratori dettato dal persistere nel ritardo dei pagamenti degli emolumenti (stipendio e salario accessorio); 2) la disorganizzazione, causata dalla modifica alla macrostruttura; 3) problematica “impellente” dell’avvio delle procedure per la stabilizzazione.
Anche ieri il Commissario Straordinario, nonostante le precedenti richieste inoltrate invano, ha declinato l’invito a partecipare.
Ha presieduto la seduta il Segretario Generale nella veste di presidente della delegazione trattante di parte pubblica, la quale alla nostra prima domanda (la sofferenza economico del nostro Comune), non ci ha saputo rispondere e si è riservata di chiedere lumi all’ufficio di ragioneria.
La seconda domanda è quella che riguarda la disorganizzazione causata dalla modifica della macrostruttura, evidenziando come lo spostamento di uffici e servizi, nonché mansioni, ricorrendo all’assegnazione di deleghe dirigenziali in modo indiscriminato, che non trovano presupposti di fatto ne tanto meno giuridici, con radicali mutamenti e compiti, senza prima aver formato ed aggiornato il personale interessato, atteggiamento teso a ledere la dignità e la sicurezza dei lavoratori oltre a generare ingenti danni all’amministrazione e creare disservizi per la collettività.
Al terzo punto, quello riguardante le Procedure di stabilizzazione, le domande che abbiamo posto alla parte pubblica e che, avremmo voluto chiedere al Commissari Straordinario sono state:
Sono state determinate le risorse finanziarie disponibili ai fini assunzionali?;
si è dato corso alla ricognizione del personale potenzialmente interessato e delle esigenze di professionalità da reclutare tramite avviso finalizzato ad individuare il personale in possesso dei requisiti per la stabilizzazione?;
Ha l’Amm.ne adottato un atto interno, nel rispetto delle forme di partecipazione sindacale, stabilendo, preventivamente, criteri trasparenti sulle procedure da svolgere dandone la dovuta pubblicazione?
Il provvedimento del Commissario (La Delibera n°6 del 30/01/2018, “Avvio delle procedure per la stabilizzazione), ha del contenuto sul piano di stabilizzazione che si intende avviare o indica “soltanto” norme e leggi?
Ebbene a tutte queste domande non hanno saputo, oppure, non hanno volutamente rispondere, è chiaro ormai a tutti che si sta “semplicemente” prendendo tempo.
Tutto questo la Cisl Fp lo ha documentato, con un atto scritto da allegare al verbale di concertazione, documento che, le altre sigle sindacale non hanno voluto sottoscrivere, per la vecchia regola del “il gioco delle parti”, è comprensibile, siamo prossimi alle elezioni Sindacali (RSU), c’è chi cerca consensi, c’è chi difende i diritti dei lavoratori.
Il delegato territoriale – Totò Cassaro