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Con la proclamazione delle tre migliori soluzioni innovative per l’education si è conclusa la #DigitalChallenge internazionale promossa dal Commissariato per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai.
Organizzati in squadre, espressione della massima eterogeneità in termini di provenienza geografica, scolastica e universitaria, gli oltre 600 partecipanti di ben 47 nazionalità sono stati coinvolti per più di un mese nella sfida “Future of Education”, un percorso unico di accelerazione progettuale nell’arena digitale.
I partecipanti, di età compresa tra i 16 e i 21 anni, hanno immaginato, proposto e sperimentato soluzioni sostenibili e innovative in grado di ripensare con grinta e lungimiranza il futuro dell’education nell’era post Covid-19.
Tra i dieci progetti che hanno raggiunto la finale, ha conquistato il secondo posto del podio “In2life”: un videogioco in realtà aumentata che permette agli studenti tra i 16 e i 24 anni di simulare l’ingresso nel mondo del lavoro. L’obiettivo finale del gioco consiste nel raggiungimento di una qualità di vita quanto più elevata possibile. In ragione del proprio grado di successo, il giocatore riceverà premi e riconoscimenti spendibili nella vita reale.
Per simulare la complessità e la dinamicità che realmente caratterizzano il mondo del lavoro, “In2life” offre la possibilità di interagire, collaborare e competere con giocatori provenienti da tutto il mondo.
Andrea Cosentino, studente del Liceo “Vincenzo Linares”, dove frequenta la 3^A dell’indirizzo classico, ha fatto parte del team che nella sfida digitale si è classificato secondo.
“Sono orgogliosa e soddisfatta – è il commento della preside Rosetta Greco – per il brillante risultato di Andrea, viene premiato l’impegno del liceo “Vincenzo Linares” nelle attività di innovazione didattica e diffusione della cultura digitale.
Il successo alla #DigitalChallenge internazionale rappresenta un ulteriore riconoscimento della dinamicità e vivacità della nostra scuola, sempre attenta al successo formativo degli studenti e delle studentesse e alla costruzione delle competenze di cittadinanza globale.”