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Il Comune chiede l’anticipazione di cassa alla tesoreria comunale anche per l’esercizio finanziario 2022. La decisione è stata resa nota tramite una delibera di Giunta e la richiesta è già stata inoltrata alla Banca San Francesco cui è stato prorogato per altre sei mesi l’affidamento del servizio. L’anticipazione richiesta per sopperire alle esigenze di cassa è di 8.484.903,96 euro pari ai tre dodicesimi dei primi tre titoli di entrata del Conto Consuntivo 2020. Identica alla cifra dell’anno passato. Il provvedimento approvato in Giunta prevede che “iI rientro dell’anticipazione avverrà all’atto dell’incasso delle somme afferenti i titoli relativi al bilancio di entrata per l’esercizio 2022, nonché delle somme erogate dal Ministero dell’interno a titolo di trasferimenti. Tali cespiti restano pertanto ceduti a favore del tesoriere che, conseguentemente, acquista il diritto a trattenerli all’atto dell’incasso fino a concorrenza del suo credito”. Ci sono anche delle “garanzie” a favore del tesoriere. “Se il rientro non si verificasse alla scadenza dell’anticipazione – si legge ancora nel documento – il Tesoriere viene autorizzato a rivalersi su tutte le entrate del Comune; in caso di cessazione del servizio l’Ente assume l’obbligo di far rilevare dal Tesoriere subentrante, all’atto dell’assunzione dell’incarico, ogni esposizione derivante dalla suddetta anticipazione di cassa”. Quest’ultima postilla si rende necessaria poiché il Comune è sempre alla ricerca di un istituto di credito cui affidare il servizio di tesoreria comunale. L’accordo con la Banca San Francesco è infatti scaduto il 31 dicembre 2015 ma anche per tutto l’anno appena passato, sono risultati vani i tentativi operati dal Libero Consorzio di Agrigento per affidare ad una nuova banca il servizio di tesoriere dell’Ente e si è andati avanti di proroga in proroga con la San Francesco. L’anticipazione si è resa necessaria per rimpinguare le casse comunali e per permettere all’Ente di avere quella liquidità utile per poter operare. E’ chiaro che si tratta di un altro sintomo delle difficoltà economiche nelle quali si trova costretto l’Ente. Urge una liquidità monetaria per poter far fronte alle spese che ogni mese il Comune deve sostenere (pagamento dei dipendenti, pagamento per la gestione del servizio rifiuti e altri servizi).