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eolico-puglianews.it_Riceviamo e pubblichiamo.

Abbiamo appreso da articoli di stampa che il 20 febbraio presso il Ministero alle Infrastrutture ed ai Trasporti vi è stata una conferenza di servizi che mira a definire nei dettagli gli ultimi adempimenti operativi propedeutici alla realizzazione del primo parco eolico off shore davanti alla spiaggia di Falconara e Manfria nel Golfo di Gela. Abbiamo letto che alla conferenza ha partecipato il Sindaco di Butera, che non ha ritenuto di dover mettere a conoscenza gli altri componenti del Coordinamento intercomunale ed interprovinciale. La cosa ci dispiace alquanto, perché fa presupporre interessi differenti dagli altri ed un comportamento diametralmente opposto a quanto sin qui mostrato. Sappiamo bene che dietro al progetto vi sono interessi giganteschi e che lo stesso rientra in un quadro di iniziative governative volte al raggiungimento del famoso 20 – 20- 20,  ma temiamo che il Governo, per il raggiungimento dei propri obiettivi, stia mettendo una pietra tombale sulle aspettative, in parte già realtà, di tutte le Comunità che si affacciano sul golfo di Gela in campo turistico. Secondo noi è pura miopia politica il pensare che piccole compensazioni, non previste dall’ attuale normativa nazionale per le opere in campo demaniale, possano pareggiare il grave sconquasso ambientale e paesaggistico che tali opere produrrebbero, oltre che su tutte le iniziative imprenditoriali già realizzate o da realizzare. E non si vogliono citare i danni per la marineria e la pesca e non si vogliono citare quelli relativi all’ habitat marino con presenze di essenze protette e nemmeno quelli, possibili, su presenze archeologiche nei fondali del golfo ecc.ecc. Sappia il Ministero, così come il Sindaco di Butera e quanti altri dissennatamente o avidamente volessero perseguire la realizzazione di questo progetto che oltre a rappresentare una violenza nei confronti della nostra gente che tramite i propri consigli comunali ha già detto no alla realizzazione di questo parco eolico, da Gela ad Agrigento da Licata a P. di Montechiaro e non ultimo anche Butera e la Regione Sicilia, per noi rappresenta un crimine nei confronti delle generazioni future, le quali vedrebbero compromesse le loro aspettative. Non abbiamo nessuna intenzione di lasciare campo libero e continueremo la nostra battaglia di libertà da soli ed insieme al Coordinamento intercomunale ed interprovinciale che sappiamo essere in corso di convocazione da parte del Sindaco di Licata e terremo costantemente informata l’ opinione pubblica di come si evolverà questo contenzioso.

Licata, li 22 Marzo ’13             Il Coordinamento “Difendi Licata” No Peos

Salvatore     Licata