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La Questura di Agrigento rende noto un arresto di un trentaquattrenne licatese per detenzione di droga. Nello specifico poco più di un chilo di cocaina.

“La Polizia di Stato ha tratto in arresto L.C.A., classe ’85, in quanto colto nella flagranza dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, aggravato dall’ingente quantità (1,240 kg) e di resistenza a pubblico ufficiale – si legge in  una nota della Questura – In particolare, nel corso di un’operazione di polizia finalizzata al contrasto del traffico di stupefacenti, gli uomini del Commissariato, con il supporto di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo, notavano un soggetto con fare sospetto nei pressi di un bar della periferia di Licata e procedevano all’immediato controllo. Intuizione rivelatasi brillante. Il soggetto all’atto del controllo degli operatori – continua la Questura di Agrigento – subito mostrava evidenti segni di nervosismo e agitazione e, improvvisamente, si dava alla fuga, tuttavia gli operatori riuscivano prontamente a raggiungerlo e bloccarlo. Nel frattempo altri agenti perlustravano la zona riuscendo a rinvenire, ai piedi di un albero, in un terreno incolto attiguo al luogo del controllo, un sacchetto di carta di colore bianco contenente due bilancini di precisione sporchi di polvere bianca, un panetto sigillato, avvolto nel cellophane e quattro involucri di cellophane contenenti sostanza bianca, successivamente accertatosi, per mezzo di narcotest, trattarsi di cocaina, per un peso complessivo di 1 kg e 240 gr. Ad inchiodare il L.C.A. le immagini del sistema di video sorveglianza del bar, che permettevano di ricostruire inconfutabilmente i movimenti del soggetto, ripreso nell’atto di nascondere il sacchetto successivamente rinvenuto e posto sotto sequestro. Attesa la flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, si procedeva all’arresto del giovane licatese ai sensi dell’art. 73 comma 1 e 4 del DPR 309/90.
L’arrestato, su disposizione della competente A.G., dopo gli adempimenti di rito, veniva condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa della prevista convalida. In data odierna, il G.I.P. presso il tribunale di Agrigento convalidava l’arresto e disponeva la misura degli arresti domiciliari”.